Oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ACC ha esposto in maggior dettaglio il futuro assetto produttivo della fabbrica di batterie che sorgerà sul sito di Termoli dove oggi insiste la fabbrica di motori di Stellantis.
La produzione di batterie si articolerà in più processi: innanzitutto il processo chimico, poi il processo meccanico, seguito dal trattamento elettrico e infine dall’assemblaggio.
Saranno installati oltre 400 macchinari per la trasformazione di prodotto, senza tener conto delle macchine ausiliarie. Saranno allestite le cosiddette camere bianche con controllo della concentrazione di particelle nell’aria, di temperatura e di umidità, per ragioni sia di qualità sia di sicurezza.
Questo richiederà grande attenzione e rigore anche da parte del personale che indosserà abiti specifici e sarà sottoposto a particolari percorsi di pulizia, come le docce d’aria. La produzione dei primi due blocchi dovrebbe essere pari a 60 milioni di celle l’anno; con tutti e tre i blocchi si dovrebbero fornire circa 800 mila veicoli elettrici.
Al prossimo incontro del 29 gennaio ci aspettiamo non solo un dettaglio delle competenze professionali, ma il numero di quelle che dovranno per forza essere reperite all’esterno, poiché chiediamo che tutte le altre assunzioni siano espressamente riservate ai lavoratori attualmente impiegati alla Stellantis di Termoli.