Il 12 luglio si è tenuto nel plant di Suzzara un incontro tra i responsabili delle relazioni industriali di Iveco group e i rappresentanti di tutte le sigle sindacali, in cui si sono affrontati temi inerenti il mercato, volumi produttivi e l’occupazione.

Lo scenario macroeconomico, per quanto in miglioramento rispetto al 2022, rimane instabile in relazione al perdurare del conflitto in Ucraina e all’andamento dei tassi d’interesse tutt’ora molto elevati con finalità antinflazionistiche.
Per quanto riguarda i volumi produttivi, nel corso del 2022 Suzzara ha prodotto 71.500 Daily; nell’anno in corso la produzione arriverà a 80 mila veicoli e le stime per il 2024 salgono a 82.600 veicoli, anche se questo è un dato che ha bisogno di conferme future, tenendo conto che i flussi di dati in nostro possesso non permettono previsioni certe.

Attualmente sono presenti nello stabilimento di Suzzara 671 persone non a tempo indeterminato di cui 191 nello staff leasing.
Grazie all’accordo siglato il 12 luglio, 230 lavoratori saranno stabilizzati con contratto Iveco a tempo indeterminato: ciò dà un’idea del trend positivo che sta attraversando in generale Iveco group in cui sono state proposte recentemente 100 stabilizzazioni sul plant di Brescia e circa 200 su Torino.

Complessivamente nello stabilimento di Suzzara, se consideriamo le 220 stabilizzazioni del 2021 e le 95 del 2022, con le attuali 230 si arriverà a 545 lavoratori che passano da una situazione di precariato a una situazione di lavoro stabile.
L’accordo prevede inoltre un ulteriore momento di incontro e di verifica, tra Azienda e Organizzazioni Sindacali, entro dicembre 2023, per l’eventuale stabilizzazione di altre 130 persone.

Come AQCFR siamo soddisfatti dell’accordo che conferma il trend in essere negli ultimi anni, improntato alla riduzione del precariato a favore di contratti stabili, a garanzia e tutela dell’occupazione. Continueremo a monitorare l’andamento dei trend e delle attività quotidiane nel plant, a fianco di colleghe e colleghi, a tutela del lavoro e dell’occupazione.