Rispondere in modo responsabile alle sfide del nostro tempo e creare un ambiente attento alle tematiche green e di sostenibilità, e ai temi della flessibilità e del bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata. Con lo Smart Working (o lavoro agile) è possibile consentire una flessibilità intelligente, in grado di tenere insieme le esigenze lavorative con quelle personali e familiari.

Il progetto pilota che interessa le sedi CNHI di Torino e San Mauro, introduce un nuovo modo di lavorare ed è un radicale cambiamento culturale per i dipendenti dell’azienda in Italia. È una vera rivoluzione, una trasformazione: le persone che volontariamente richiederanno di poter utilizzare lo Smart Working avranno la possibilità di lavorare da casa o da un’altra sede dell’azienda, diversa da quella usuale, indicativamente un giorno alla settimana, con una certa flessibilità.

Questa esperienza, che potenzialmente interessa una popolazione di 2mila persone, prenderà avvio nelle aree ICT, Finance, Customer services, Commerciale, Qualità, Sviluppo prodotto, HR, Parts and services, Purchasing, Product support.

L’individuazione delle aree è avvenuta in base ai risultati di un questionario che l’azienda ha proposto ai dipendenti e, in particolare, in relazione al gradimento delle persone per questo strumento di gestione organizzativa e di flessibilità.

Dopo l’esperienza di telelavoro iniziata nel 2012, che ha coinvolto una ventina di impiegati e professional degli Enti Centrali torinesi di CNHI, inizierà una sperimentazione molto più ampia di Smart Working.

Le differenze principali tra telelavoro e Smart Working sono sostanzialmente le seguenti: nel primo caso la normale attività quotidiana viene svolta da casa, nel secondo caso invece normalmente il lavoratore opera in azienda con la possibilità di svolgere in alcuni giorni la propria attività altrove, con una certa flessibilità. Mentre nel caso del telelavoro era prevista una percentuale massima pari all’uno percento della popolazione, nello Smart Working non ci saranno limiti percentuali, ma solo aree lavorative individuate in cui si concentrerà la sperimentazione.