Oggi a Torino CNH Industrial ci ha illustrato il piano industriale 2020-2022 relativo agli stabilimenti della divisione FPT – quindi Torino, Foggia, Pregnana – nonché allo stabilimento di San Mauro della divisione movimento terra.

Il piano prevede la riassegnazione di alcune produzioni fra gli stabilimenti FPT e soprattutto la chiusura di Pregnana e la riconversione di San Mauro.

A Foggia, che dal 2021 perde circa 160 mila motori annui attualmente forniti a FCA, per fronteggiare il futuro calo produttivo, ci si propone di cercare nuovi clienti, di aumentare le forniture ai clienti che restano, di portare nuovi prodotti, nonché di aprire la cassa integrazione per riorganizzazione da luglio 2021 a febbraio 2022. Per quanto concerne le nuove produzioni, Foggia acquisisce un nuovo motore che andrà sui veicoli commerciali leggeri, il motore F5 attualmente prodotto a Torino e una verticalizzazione di alcune attività, con 25 milioni di euro di investimenti. Purtroppo per avere la piena saturazione occorrerà avere successo nella ricerca di nuovi clienti, ma in ogni caso ci si avvicinerà molto con le produzioni previste.

A FPT Torino Motori, per compensare il futuro trasferimento del motore F5 a Foggia, sarà incrementata la produzione del Nef da 90 mila a 115 mila unità nel 2023, saranno prodotte batterie per motori elettrici in joint venture con un alleato ancora da chiarire, saranno trasferite da Pregnana le lavorazioni del motore marino e dei gruppi elettrogeni, con 15 milioni di euro di investimenti. Non ci sarà necessità di cassa integrazione straordinaria. A Torino Drive Line arriverà un assale elettrico in aggiunta a tutte le attuali lavorazioni.

A San Mauro è prevista una riconversione con la cessazione ad aprile 2020 della attuale produzione di escavatori e di mini escavatori, da anni in forte perdita rispettivamente in joint venture con Sumitomo e Hyundai, e la concentrazione nello stabilimento dell’attività di logistica attualmente svolta in parte da ditte terze e in parte a Pregnana e in piccola parte a Piacenza: in quest’ultimo sito le 15 persone saranno ricollocate in altre attività dello stabilimento. Tale riorganizzazione coinvolgerà 345 lavoratori ma nel sito lavorano altri dipendenti addetti a funzioni differenti e trasversali al gruppo che non saranno interessati. Da aprile 2020 sarà necessaria una cassa integrazione per riorganizzazione di 12 mesi e le attività di logistica potranno impiegare 235 persone, di cui 210 operai e 25 impiegati. Gli investimenti stanziati per la riconversione ammontano a 20 milioni.

Per Pregnana è di conseguenza prevista la chiusura, poiché la Direzione aziendale sostiene che economicamente le sue lavorazioni non si giustificano per via dei costi di trasporto – i motori ora sono prodotti da Torino e marinizzati a Pregnana. Le attività di produzione FPT la cui cessazione è prevista fra nove mesi, occupano 110 operai e 30 impiegati. Le attività di logistica, invece, impiegano 70 persone e saranno trasferite, da maggio e luglio 2021, a San Mauro. Poiché altri lavoratori sono addetti a ulteriori funzioni di staff, il totale dei lavoratori colpiti dalla chiusura è di 260 persone.

Le Organizzazioni sindacali esprimono la loro più forte contrarietà alla chiusura di Pregnana e la necessità di trovare soluzioni che evitino esuberi a San Mauro e, più in generale, in tutti gli stabilimenti, per cui viene richiesto un analitico approfondimento.

La Direzione aziendale, su sollecitazione sindacale ha dichiarato inoltre che non sono previste ristrutturazioni, tantomeno chiusure, nelle altre divisioni ma dalle Organizzazioni sindacali è stata in ogni caso chiesta la calendarizzazione di incontri specifici per tutti i settori: oltre FPT, Iveco, movimento terra e macchine agricole.

Per quanto riguarda il piano di riorganizzazione esposto oggi per FPT e per San Mauro, le Organizzazioni sindacali chiedono comunque di coinvolgere le Istituzioni, data la gravità delle decisioni annunciate, e di conseguenza solleciteranno un incontro al Ministero dello Sviluppo economico. La prima data concordata è l’8 ottobre con gli Amministratori Delegati di FPT e movimento terra.