Si è tenuto oggi un incontro con Marelli per affrontare, similmente a quanto sta avvenendo anche con FCA e CNHI, la tematica dello smart working o lavoro agile.
A causa dell’emergenza e conformemente agli accordi stipulati, la platea dello smart working è stata estesa al massimo, fino a coinvolgere 3.600 persone. Inoltre 3.100 dipendenti sono stati considerati idonei a proseguire lo smart working anche dopo la fine dell’emergenza e di questi circa il 90% ha accettato di svolgerlo.

Come sindacato abbiamo posto una serie di questioni, tra le quali abbiamo ribadito la necessità di chiarire a tutti i livelli aziendali che, nella fascia di connessione, la stessa non deve essere continuativa, poiché la quantità complessiva di lavoro naturalmente resta di quaranta ore settimanali. Inoltre abbiamo chiesto che si inizino a valutare i numerosi aspetti che possono emergere nei vari contesti lavorativi con un approfondimento specifico, anche valutando una possibile compensazione dei costi che implicitamente sono sostenuti dai lavoratori.
Infine abbiamo chiesto di definire le modalità di svolgimento delle assemblee sindacali e di organizzazione di una bacheca virtuale.

La Direzione aziendale ha espresso la sua disponibilità e ha rinviato a un prossimo incontro che si terrà entro una decina di giorni, per la condivisione delle modalità operative sull’esercizio dei diritti sindacali e per esaminare gli altri aspetti relativi al lavoro agile.
La Direzione aziendale ha anche colto l’occasione per ricordare che dal primo gennaio 2021 le buste paga non saranno più elaborate da FCA Services ma saranno affidate ad altra società. Di conseguenza cambierà il cedolino a partire da gennaio del prossimo anno, anche se naturalmente non i contenuti. C’è comunque la disponibilità aziendale a svolgere una specifica e tempestiva informazione in favore degli RSA.