Si è conclusa nel pomeriggio di oggi, 25 giugno 2021, la trattativa tra Stellantis e le Organizzazioni Sindacali che ha portato alla firma di un accordo importante per lo stabilimento di Melfi.
Le Organizzazioni Sindacali lucane e Stellantis riprendono la discussione dopo l’incontro del 15 giugno presso il Mise, in cui è stato annunciato il primo investimento del futuro piano industriale di Stellantis proprio partendo da Melfi.
Dopo 36 ore ininterrotte di confronto si è certificato che, a partire dal 2024, a Melfi sarà allocata la produzione di 4 nuovi modelli completamente elettrificati ognuno appartenente a un brand diverso, oltre a un’area di assemblaggio batterie elettriche; nel contempo a Melfi si continuerà con la produzione delle vetture attualmente in loco e anche con l’evoluzione delle stesse previste e confermate nel piano industriale 2018-2022.
Lo stabilimento di Melfi sarà interessato da una evoluzione organizzativa che vedrà la produzione di vetture su una linea soltanto, risultante da una fusione sinergica tra le due linee attualmente funzionanti: verranno progressivamente disinstallate parti non sufficientemente efficienti di una linea per lasciare il posto a un nuovo layout per l’assemblaggio diretto delle batterie. Questa linea potenziata manterrà invariata la capacità produttiva massima di 400 mila vetture: così si garantirà la potenzialità del sito lucano, che sarà organizzata nel rispetto dell’ergonomia e di tutte le norme sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’accordo prevede un piano di gestione temporaneo per far fronte ai cali di mercato e alla mancanza di semiconduttori ma che mira anche ad agganciarsi all’investimento e alla transizione verso l’elettrico del 2024.
L’accordo prevede, inoltre, un contratto di solidarietà difensivo della percentuale massima del 45% che favorirà una equa rotazione giornaliera ed è in ogni caso garantito che lo stabilimento di Melfi non avrà alcuna dichiarazione di esuberi strutturali.
Una conquista storica, rivendicata da lungo tempo, è la garanzia per tutti i lavoratori della maturazione dei ratei dei relativi istituti contrattuali e di legge che permette il superamento delle perdite salariali.
È stato anche definito un piano di incentivazione volontaria all’esodo che definisce, per chi tra 4 anni può agganciarsi alla pensione, un contributo aziendale per i primi due anni al 90% della retribuzione lorda, per il terzo anno al 60% e per il quarto anno al 40% e anche la copertura economica dei contributi; mentre per i lavoratori che volontariamente vogliono uscire dall’azienda ma che non hanno i requisiti pensionistici, è previsto un incentivo che può arrivare fino a 75 mila euro lordi. Saranno favorite, in questa fase congiunturale, le trasferte verso gli stabilimenti italiani ed europei del gruppo Stellantis.
Ora, come stabilito il 15 giugno al Mise, come Organizzazioni Sindacali abbiamo richiesto la riconvocazione del tavolo generale Stellantis per ottenere le massime garanzie possibili.
In merito ai punti fondamentali dell’accordo:
- garanzia sul programma produttivo
- garanzia sulla maturazione dei ratei
- garanzie occupazionali
Lunedì saranno convocate le riunioni con tutti i delegati dello stabilimento Stellantis e successivamente le assemblee con i lavoratori.
Oggi più che mai a Melfi è stata scritta una pagina importante che guarda al presente ma soprattutto guarda al futuro del più grande polo industriale italiano.