Come AQCF-R, abbiamo chiesto al Ministro del Lavoro Andrea Orlando e al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti di approvare con urgenza un piano anti-delocalizzazioni (incoraggiate dall’accelerazione della transizione verso la mobilità sostenibile) e di adottare misure importanti per arginare il sempre più dilagante fenomeno degli esuberi incontrollati, a tutela del patrimonio industriale italiano e del capitale umano rappresentato dai lavoratori e dalle loro competenze, know-how, skills tecnici e gestionali, conoscenze, abilità, creatività.
I casi documentati sono purtroppo sempre più numerosi e i media ne danno notizia ormai quasi quotidianamente.

Il covid ha stravolto le regole e molti lavoratori permangono in cassa integrazione o in smart working e, non essendo più in azienda fisicamente, sperimentano e patiscono la dematerializzazione del posto di lavoro: le loro postazioni sono riorganizzate o alienate, si allentano sia le relazioni personali quotidiane con i colleghi sia il confronto diretto con i superiori in presenza in azienda, e sono rarefatte le relazioni con il sindacato.

Chiediamo di approvare provvedimenti urgenti che fermino le aziende che chiudono improvvisamente e se ne vanno dall’Italia senza alcun preavviso, e chiediamo di intervenire con azioni che tutelino i lavoratori con misure adeguate, ad efficacia immediata, affinché si blocchi questa procedura selvaggia di licenziare brutalmente i lavoratori senza alcun preaviso, con un semplice messaggio su whatsapp o con una email o in videochat.