È stato firmato oggi a Torino un accordo per il Polo produttivo torinese. In seguito alla decisione aziendale, annunciata il giorno 11 ottobre al Ministero dello Sviluppo economico, di accorpare i siti di Mirafiori Carrozzerie e di Agap Grugliasco, siamo riusciti ad ottenere garanzie per i lavoratori coinvolti e impegni sulle missioni produttive non solo per il presente ma anche relativamente al futuro piano industriale.
L’intesa precisa che i modelli attualmente prodotti fra i due siti verranno tutti concentrati dal 2022 a Mirafiori, dove quindi si assembleranno la Fiat 500 elettrica, le Maserati Levante, Quattroporte, Ghibli e, a fine terzo trimestre 2022, Granturismo e Gran Cabrio.

È previsto che la produzione di Grugliasco si fermi il 17 dicembre 2021, per riprendere a Mirafiori il 17 gennaio 2022, ma il rientro al lavoro incomincerà prima sulla linea della 500 elettrica, su cui sarà attivato il secondo turno, e alla formazione. Anche il personale impiegatizio sarà trasferito a Mirafiori o in altre unità del comprensorio torinese. La lastratura resterà invece a Grugliasco, ma cesserà entro il 2024, allorquando verrà ampliata la lastratura di Mirafiori. La capacità produttiva massima complessiva resta inalterata.
Inoltre c’è l’impegno ad allocare a Mirafiori anche la futura piattaforma Maserati erede di Quattroporte e Ghibli. In ogni caso si specifica che non ci saranno esuberi strutturali, con l’impegno aziendale a poter ricorrere solo a uscite volontarie e a ammortizzatori sociali conservativi.

Inoltre nell’intesa sono previsti i necessari interventi formativi, la garanzia del mantenimento dei migliori standard ergonomici anche sulle future linee di montaggio, nonché della maturazione dei ratei mensili degli istituti differiti, che permetterà di alleviare per quanto possibile l’effetto salariale negativo del ricorso alla cassa integrazione. Ai lavoratori viene anche riconosciuta la possibilità, compatibilmente con le professionalità e la necessità di manodopera, di lavorare presso altre unità produttive del torinese.
Si tratta di un accordo importante non solo per i lavoratori coinvolti ma per l’intera città di Torino. Il confronto con Stellantis dovrà però proseguire per tutti gli altri stabilimenti italiani, dando continuità al tavolo istituzionale aperto presso il Ministero dello Sviluppo economico.