Il problema degli scatti di anzianità che per alcuni lavoratori sono stati assorbiti in occasione del passaggio dal vecchio al nuovo inquadramento, a partire dal febbraio 2020, sarà l’argomento in agenda della Commissione di Inquadramento. È previsto che il gruppo di lavoro nazionale sull’inquadramento professionale riprenderà i suoi lavori il prossimo mese.

A seguito del protocollo d’intesa siglato nel dicembre 2019 e operativo dal febbraio 2020, col passaggio dai gruppi alle aree professionali, per alcune categorie si è verificato che gli scatti di anzianità sono stati assorbiti per un valore corrispondente all’aumento del salario base. Per effetto dello stesso passaggio ad altre categorie che ricevevano una paga base minore, è stato applicato un superminimo non assorbibile di pari importo. Sulla base di questo principio di invarianza salariale il passaggio dai gruppi alle aree professionali doveva avvenire senza alcuna incidenza salariale, in modo tale che nessuno registrasse svantaggi o vantaggi.

Col passare del tempo però quel “meccanismo di perequazione” ha originato una differenza di trattamento con i lavoratori assunti o promossi in data successiva alla riforma dell’inquadramento.

Abbiamo sottoposto a Stellantis questo problema degli scatti di anzianità e abbiamo chiesto di riattivare la maturazione degli scatti per chi abbia subito il riassorbimento e per la quota assorbita.
Inoltre abbiamo evidenziato anche, che in alcuni casi, non c’è un corretto inquadramento tra la mansione svolta e la relativa area professionale di appartenenza.

Come riferito, è previsto che la Commissione Inquadramento avvii i lavori nel mese di marzo: in quella sede auspichiamo di mettere a punto un meccanismo che equilibri la situazione dei lavoratori, a parità di mansioni svolte.