Ieri nel plant di Termoli si è tenuta un’assemblea sindacale in cui sembra sia stata fatta mala-informazione o addirittura disinformazione. Se si trattasse un’organizzaazinoe sindacale non firmataria potremmo anche comprenderlo, non partecipando alle commissioni.
Invece notiamo e non comprendiamo come mai, da alcuni mesi, a farlo sia anche un’organizzazione sindacale firmataria del Ccsl. Forse scarsa conoscenza della materia contrattualistica?

I fatti. La Direzione di stabilimento ha convocato vari comitati esecutivi nel mese di settembre e ottobre e applicando quanto previsto dal Ccsl all’articolo 10, pagina 41, ha spostato la mensa a fine turno.
Tutte le organizzazioni sindacali fin da subito hanno evidenziato le criticità della scelta e allo stesso tempo hanno cercato di trovare e proporre soluzioni per migliorare le problematiche conseguenti, soprattutto per i tanti pendolari (attendiamo ancora l’incontro con l’assessore ai Trasporti) e per il personale operante in mensa. Si tratta di un argomento inserito nel Ccsl e, di fatto, denunciamo che strumentalizzare i lavoratori serve solo a illuderli.

Tra l’altro ricordiamo che il protocollo anticovid, che prevede anch’esso la possibilità di collocamento della mensa a fine turno, è stato prorogato fino al 28 febbraio 2023 dalle segreterie nazionali di Fiom, Fim, Fismic, Uilm, Aqcfr.

Questa è la differenza tra chi vuole risolvere i problemi quotidiani e che sta cercando l’aiuto delle Segreterie Nazionali per avere contatti al più presto con ACC, la nuova società che gestirà la Gigafactory, per capire in maniera chiara il futuro di tutti i lavoratori, e chi invece in maniera strumentale utilizza i problemi solo per visibilità e voglia di protagonismo senza nessun contenuto.

Inoltre, in questi giorni, a molti lavoratori sono stati inseriti par e ferie dell’anno corrente per coprire la cassa integrazione: le scriventi Rsa delle Organizzazioni sindacali Uilm-Fismic-Ugl-Aqcfr hanno richiesto con urgenza la rettifica, sistemando prontamente il disguido. Infine abbiamo chiesto la distribuzione dei calendari a tre turni per il Gse, per permettere ai lavoratori di potersi organizzare al meglio.