La situazione attuale di Stellantis in Italia si presenta complessa, con diversi sviluppi che riguardano la difesa dell’occupazione e il futuro dell’azienda nel paese. Stellantis ha espresso preoccupazioni riguardo il futuro delle sue fabbriche italiane senza incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici.
Il ceo Carlos Tavares ha sottolineato che la mancanza di sussidi per i veicoli elettrici mette a rischio le fabbriche italiane, in un contesto in cui il gruppo impiega circa 47 mila dipendenti in Italia e ha quattro grandi stabilimenti che producono automobili: Mirafiori, Pomigliano, Melfi e Cassino.
Premessa
Nel 202, Stellantis è stata interessata da tagli che in Italia hanno coinvolto circa il 4,3% degli organici, per un totale di circa 1800 lavoratori, distribuiti tra gli stabilimenti di Cassino, Mirafiori, Enti di staff, Pratola Serra, Termoli e Cento. Questo a seguito di un accordo quadro per uscite incentivate che prevedeva il coinvolgimento fino a 2 mila lavoratori, pari al 4,4% dell’occupazione totale in Italia, che allora era di circa 47 mila dipendenti. L’accordo prevedeva uscite su base volontaria, con incentivi maggiori per le fasce d’età più alte.
Il 2022 ha visto un bilancio in chiaroscuro per Stellantis in Italia, con una produzione complessiva in crescita rispetto al 2021, grazie al lancio di nuovi modelli come la Maserati Grecale e l’Alfa Romeo Tonale. Tuttavia questi dati, se confrontati con quelli pre-covid del 2019, mostrano volumi complessivi con una perdita del 16,3% e una forte riduzione nella produzione di veicoli commerciali.
Nel 2023 la produzione di Stellantis in Italia ha registrato un aumento rispetto all’anno precedente pari al 9,6 percento; questo dato avrebbe potuto essere migliorativo se non ci fosse stata una correzione in parte dovuta a una riduzione della produzione della Fiat 500bev e ad altri rallentamenti produttivi di Maserati.
La situazione attuale
Ad oggi, in risposta alle preoccupazioni espresse da Stellantis, il Governo italiano ha annunciato un nuovo piano di incentivi auto per il 2024, con una dotazione straordinaria di quasi un miliardo di euro, mirato a sostenere la sostenibilità ecologica, sociale e produttiva. Tra gli obiettivi ci sono la stimolazione della rottamazione delle auto altamente inquinanti e l’aiuto alle famiglie con redditi bassi, oltre a incentivare la produzione nel paese.
In questo contesto le autorità italiane sembrano impegnate a sostenere l’industria automobilistica nazionale, anche se resta evidente la necessità di un dialogo costruttivo tra il Governo e Stellantis per assicurare un futuro sostenibile e prospero per l’occupazione e la produzione automobilistica in Italia.
Cosa chiediamo
Nella nostra richiesta di chiarimenti sulla questione fondamentale degli stabilimenti italiani rivolta a Stellantis, in merito alla produzione automobilistica nel nostro Paese e alle istituzioni locali e al Governo, poniamo grande enfasi sulla necessità di salvaguardare l’occupazione italiana non solo nei siti produttivi ma anche lungo l’intera filiera industriale.
Chiediamo che siano valutate formule di esodo incentivato che rappresentino un cambio generazionale atto a garantire quelle assunzioni ormai indispensabili per la transizione verso veicoli elettrici.
In questo contesto vogliamo promuovere l’inserimento dei giovani non solo come operai ma anche come struttura impiegatizia professionale portante degli stabilimenti. I giovani rappresentano il futuro dell’industria e il loro coinvolgimento attivo è fondamentale per garantire una crescita sostenibile e duratura.
È importante sottolineare che Torino deve mantenere il suo ruolo strategico all’interno di Stellantis e in Italia, come polo di progettazione, ricerca, ingegnerizzazione e sviluppo nonché di sperimentazione e produzione. È cruciale che la città continui a essere un punto focale per l’innovazione e l’eccellenza tecnologica nell’ambito automobilistico.
Si deve rafforzare il Centro di ricerca di Stellantis coinvolgendolo nelle attività del costituendo “ecosistema automotive”, attribuendo al centro di ricerca tecnologica competenze specifiche ed eccellenti in ingegneria e intelligenza artificiale.
Inoltre, ribadiamo l’importanza della formazione continua per adeguare le competenze dei lavoratori alla transizione tecnica, ecologica e ambientale, in quanto riconosciamo che solo attraverso investimenti nella formazione si possa garantire un futuro sostenibile per i lavoratori e per l’industria nel suo complesso.
Riteniamo che sia fondamentale lavorare con le istituzioni su incentivi per favorire la transizione verso veicoli elettrici prodotti in Italia e il noleggio a lungo termine, con un focus sull’elettrificazione.
Siamo preoccupati per le realtà produttive dirette e indirette di Stellantis e della componentistica, sappiamo che il Governo sta cercando di trovare soluzioni per mantenere l’occupazione anche attraverso iniziative per attrarre investimenti stranieri e per mantenere un ruolo centrale nell’industria automobilistica. Se questo garantirà continuità produttiva per la filiera, ben venga.
Conclusioni
AQCF-Rappresentanza si impegna a rimanere costantemente presente su questi temi per assicurare un dialogo aperto e costruttivo con tutte le parti coinvolte.
Continueremo a partecipare attivamente alle discussioni su qualsiasi tavolo istituzionale o meno. Ciò è indispensabile per continuare a proteggere i diritti e gli interessi dei lavoratori, promuovendo allo stesso tempo la collaborazione e la tutela delle condizioni lavorative.
In questo momento cruciale, è fondamentale restare uniti e determinati nella difesa dei nostri posti di lavoro e della nostra dignità come lavoratori.
Per questi motivi abbiamo aderito con interesse ed entusiasmo alla manifestazione sindacale unitaria che si svolgerà nel mese di aprile a Torino per coinvolgere l’intera città nella salvaguardia del lavoro diretto e indiretto legato all’industria automobilistica.
Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e continueremo a tenervi informati sui progressi futuri.