L’implementazione del piano industriale “Dare Forward” di Stellantis in Italia e i temi occupazionali sono stati al centro dell’odierno tavolo di confronto tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy tra il governo, l’azienda e le organizzazioni sindacali Fim, Uilm, Fiom, Fismic, Uglm e Aqcfr. Presieduto dal ministro Adolfo Urso, erano presenti anche il viceministro Valentino Valentini, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, e per Stellantis il senior vice president Corporate affairs Italia Davide Mele.

I temi aperti sono numerosi e di grande portata e si innestano su uno scenario in cui il comparto automotive registra ancora enormi difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime – microchip e semiconduttori – e una domanda debole di auto elettriche sul mercato italiano. Inoltre i livelli produttivi, anche se lievemente migliorati rispetto al 2021, si attestano a -17% sulla produzione 2019.

Come AQCF-R riteniamo che il primo incontro fra governo, azienda e organizzazioni di rappresentanza sia stato positivo. Concordiamo con il ministro Urso che sia stato “un confronto importante e significativo per verificare lo stato di avanzamento del piano industriale dell’azienda, gli investimenti, la riconversione industriale, i nuovi prodotti, anche a fronte delle importanti risorse che lo Stato ha messo in campo anche con gli incentivi alla domanda”.

Accogliamo con favore l’impegno preso dal ministro Urso per la negoziazione in Europa di condizioni migliori, per accompagnare la riconversione industriale e supportare la sostenibilità occupazionale e sociale, mantenendo la produzione in Italia. A questo proposito, accogliamo con favore la disponibilità del governo a riformulare gli incentivi.
Riteniamo importante che gli incentivi privilegino e salvaguardino la produzione italiana e possano dunque creare un volano per l’economia e generare sul territorio italiano sviluppo, ricadute produttive e occupazionali. Come anche è necessario che a monte della filiera automotive si implementino gli investimenti nella rete infrastrutturale di ricarica in Italia e si incentivi lo sviluppo di aziende per l’autoproduzione di energia.

Oggi abbiamo avuto conferme positive sullo stato di implementazione del piano industriale da parte del Gruppo Stellantis:

  • a Melfi è avviato il processo per lo sviluppo della nuova piattaforma Bev Stla medium che nel 2024 porterà quattro modelli completamente elettrici, e una linea di assemblaggio batterie;
  • a Termoli, Stellantis ha confermato che è stato notificato in Europa il progetto per la realizzazione della gigafactory con la joint venture ACC e la ratifica è prevista entro il primo trimestre del 2023;
  • a Pratola Serra dal 2024 si espanderà la produzione di motori per veicoli commerciali e sarà l’unico stabilimento di produzione del motore 2.2 diesel per tutti i veicoli commerciali del Gruppo;
  • ad Atessa viene confermato il ruolo di leadership della Sevel nella Business Unit dei veicoli commerciali con la piattaforma del Ducato, ampliando la produzione con il brand Opel e con l’accordo per la produzione di veicoli commerciali Toyota;
  • a Pomigliano d’Arco, a fine 2022 è partita la produzione dell’Alfa Tonale con l’implementazione del secondo turno dal 2023, è stata confermata la produzione della Panda evidenziando risultati importanti per la versione ibrida;
  • a Cassino, oltre alle vetture Alfa Romeo, è partita la produzione della Maserati Grecale che sarà completata con la versione elettrica Folgore entro il 2023; questo plant diventerà l’hub nella produzione dei Suv premium;
  • a Modena oltre alla produzione della Maserati MC20, si è aggiunta la sua nuova versione Spider con l’investimento nella nuova verniciatura “fuori serie”;
  • a Cento è in atto una riconversione sui motori industriali e marini. Viene richiesto un ulteriore impegno da parte dell’azienda per consolidare la salvaguardia del plant;
  • a Torino Mirafiori saranno lanciate le versioni elettriche delle Maserati Gran Cabrio e Gran turismo, mentre la 500 elettrica continua a crescere e offre buone prospettive sui livelli produttivi. Sono stati confermati i progetti di economia circolare e trasmissioni per i veicoli ibridi ed elettrici.
    Infine, per le Strutture Centrali di Torino viene confermata la missione strategica per lo sviluppo delle autovetture che saranno prodotte in Italia.

Per affrontare il complicato passaggio al full electric, riteniamo fondamentale che il tavolo odierno possa avere una continuità operativa e temporale, nell’ottica di una più stretta condivisione, con l’azienda e con il governo, degli stadi di implementazione degli investimenti in ciascuno di questi siti o stabilimenti.