È stata raggiunta oggi a Torino l’ipotesi di accordo con Marelli per l’adozione del Contratto collettivo nazionale di lavoro. Più in particolare è stata definita l’intesa sui temi rimasti aperti dell’orario di lavoro, del lavoro agile (smart working) e del welfare aziendale, che si aggiunge naturalmente a quelle già siglate sull’armonizzazione della retribuzione nel passaggio dal Ccsl al Ccnl, sui rapporti sindacali e sul premio di risultato.

Sull’orario di lavoro sono stati migliorati vari punti rispetto alla disciplina vigente e alle iniziali proposte aziendali: è stato precisato che la timbratura unica è un metodo flessibile di svolgimento della prestazione per i professional mentre gli altri impiegati potranno utilizzare i permessi a recupero; è stata eliminata la possibilità di deroga al riposo settimanale per il cambio turno; sono stati posti alcuni limiti allo svolgimento dei recuperi e ne è stata incrementata la relativa indennità a 27,5 euro quando gli stessi avvengono di sabato; si esplicita che in caso di ricorso agli ammortizzatori sociali si proverà a preservare la maturazione dei ratei e, prima di ricorrere allo straordinario o a nuove turnistiche, si proverà a saturare completamente l’organico; si precisa che lo spostamento della mezz’ora di pausa-mensa a fine turno sarà praticabile con accordo sindacale; si rende più semplice e trasparente il procedimento di richiesta dei Par, portando il preavviso della richiesta a otto giorni e stabilendo l’obbligo di risposta del capo entro due giorni lavorativi; le maggiorazioni sono state semplificate e ritoccate in meglio; abbiamo incrementato le indennità aggiuntive per i turni che coinvolgono il sabato o la domenica, portandole a 30 euro per i turni dalle ore 6 alle 22 del sabato, e a 50 euro per i turni dalle ore 22 del sabato alle 6 del lunedì; la stessa indennità per i turni del sabato e della domenica sarà erogata per le ore effettivamente prestate in caso di prestazione inferiore alle otto ore; è detto che le ferie dovranno essere smaltite normalmente entro l’anno e che, in caso di mancata fruizione delle stesse entro l’ulteriore periodo di 18 mesi successivi all’anno di maturazione, saranno programmate dall’azienda nel semestre successivo; è stato inserito un termine di preavviso per il rientro dalla cassa integrazione normalmente di 24 ore.

Sul lavoro agile, a fronte dell’annunciata intenzione aziendale di aumentare in concreto la presenza in ufficio, è stata mantenuta la dicitura attuale che prevede un minimo di presenza in azienda del 20% ma è stato aggiunto che una maggiore presenza dovrà essere motivata con ragioni tecnico-organizzative ed essere oggetto di confronto con i delegati sindacali su richiesta dei lavoratori; infine è riconosciuta ai lavoratori in smart working una tantum di 200 euro sotto forma di flexible benefit.

Sul welfare aziendale sono mantenuti i trattamenti di miglior favore: in generale la contribuzione a Cometa continuerà ad essere del 2,2% della retribuzione base per la quota a carico del datore di lavoro con un minimo dello 1,7% per la quota a carico del lavoratore; per tutti gli under 35 verrà riconosciuta una contribuzione pari al 2,5% della paga base per la quota a carico del datore di lavoro con un minimo del 2% per la quota a carico del lavoratore; per i professional che aderiscono al Fondo Quadri e Capi Fiat viene mantenuta infine la contribuzione pari a 2,5% della retribuzione utile a fini del Tfr per la quota a carico del datore di lavoro con un minimo del 2% per la quota a carico del lavoratore. Per quanto concerne l’assistenza sanitaria integrativa, Marelli passerà da Fasif a Metasalute, il fondo sanitario dei metalmeccanici, dal primo gennaio 2024. Infine viene mantenuta la possibilità di trasformare in flexible benefit le quote di premio aziendale con una contribuzione aggiuntiva del 10% a carico dell’azienda e nel medesimo conto welfare aziendale confluiranno i 200 euro annuali sotto forma di beni e servizi previsti dal Ccnl.

Il Segretario Generale di AQCF-R Giovanni Serra

L’accordo sarà votato dalle Rsa nei giorni 10 e 11 maggio e dopo le assemblee, da tutti i lavoratori nella consultazione del 29 e 30 maggio; se approvato entrerà definitivamente in vigore dal primo giugno. La parte sull’armonizzazione del passaggio da Ccsl a Ccnl per sua natura esplicherà tutti gli effetti immediatamente, mentre il contratto integrativo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025, con clausola di ultrattività fino al successivo rinnovo.