Durante il Consiglio Nazionale AQCF-R sono state numerose le richieste di intervento da parte dei colleghi presenti e alcuni dei neo eletti hanno portato le loro personali testimonianze.

Eletto due mesi fa Rappresentante Sindacale Aziendale per AQCF-R in Comau, Mario Burtaccio, 36 anni, si è presentato ai colleghi. “Lavoro in quest’azienda da circa 18 anni e ho scelto di candidarmi per supportare attivamente i lavoratori e nel contempo dare anche un contributo ad AQCF-R: Associazione che reputo competente e rappresentativa, l’unica a mio avviso, in grado di saper interloquire con l’Azienda in modo serio e puntuale, nonostante il profondo cambiamento aziendale che tutti noi stiamo vivendo, ormai da tempo” – ha detto Burtaccio.

Venendo alla situazione di Comau, si notano aree di insofferenza tra i lavoratori, preoccupati e disorientati su quello che sarà il prossimo futuro, e in molti casi, anche per il presente.

In Comau veniamo da un contratto di solidarietà durato circa un anno che ha interessato anche alcune Aree di elevata caratura professionale (come ad esempio l’ufficio acquisti); ciò ha comportato alcuni esuberi dichiarati formalmente e a chi ha i requisiti l’Azienda sta proponendo la procedura di Naspi, su base volontaria.

Parallelamente, in questi giorni, ci sono voci su alcuni trasferimenti di lavoratori da Comau alle tecnologie di FCA, la nostra Officina ormai dismessa e vuota da oltre due anni perché la produzione dei nostri macchinari di sistemi è realizzata in Romania e Francia. E soprattutto notizie apparse su alcune testate giornalistiche, non meno di due settimane fa, sulla vendita di Comau, seppure in parte smentite durante l’ultima presentazione del piano industriale Italia, da parte del management FCA EMEA.

Tale situazione genera incertezza e noi RSA abbiamo il dovere di vigilare e continuare a monitorare queste situazioni, dando ai nostri colleghi informazioni veritiere e supporto nella rappresentanza quotidianamente, ponendo massima attenzione anche su aspetti contingenti del piano industriale presentato da FCA.

Per concludere ritengo che nelle società di FCA e CNHI si potrebbero rafforzare le occasioni di confronto tra noi RSA per condividere pareri, notizie e proposte, al fine di fare sinergia e comprendere appieno tutto quello che sta accadendo nelle società di FCA.

Come si dice “Il team fa la forza” e in questo momento così particolare e delicato credo che l’unione di tutti noi rafforzerebbe maggiormente qualsiasi tipo di azione, mirata a orientare positivamente le decisioni aziendali sulla tutela degli interessi dei lavoratori.