ll 25 novembre 2022, si è tenuto nello stabilimento di Foggia, un incontro tra le Organizzazioni sindacali territoriali, le Rsa e l’Azienda, rappresentata dal dott. Cristian Tarallo, con lo staff Human Relation, per fare il punto periodico sull’andamento del contratto di solidarietà.
L’Azienda, nella disamina dell’attuale situazione generale caratterizzata da forte incertezza, dovuta
certamente a situazioni esterne alla stessa, ha comunque lasciato intendere che potrebbe intravedersi a medio termine un significativo miglioramento della situazione del Contratto di solidarietà, fino alla chiusura dello stesso.

Alle organizzazioni sindacali è stato comunicato infatti che a partire dal 1 dicembre 2022, le maestranze appartenenti alle unità organizzative dei reparti di manutenzione:

  1. Components – alberi motori
  2. Officina 1 – basamenti e teste motori
  3. Officina 2 – basamenti, teste motori e alberi di distribuzione

rientreranno in un regime di lavoro ordinario, ovvero per le persone di cui sopra sarà chiuso il
contratto di solidarietà.

La volontà di chiudere il Cds per i suddetti 65 lavoratori complessivi, deriva dalla necessità prioritaria, per l’Azienda, di procedere ad interventi volti a recuperare i normali standard di
efficienza nei reparti interessati. Tali reparti attualmente sono in una condizione di sofferenza produttiva e, per i quali, sono previste numerose attività che vedranno impegnati gli operatori di manutenzione.

L’andamento produttivo previsto per i prossimi mesi, al momento non sembra essere negativo e restiamo fiduciosi sulla concreta e prossima chiusura del contratto di solidarietà per il resto del plant.
Purtroppo la situazione generale di grande incertezza attualmente non consente di fissare la data
precisa per la fine della cassa integrazione. È ferma intenzione, comunque, da parte dell’Azienda di concludere al più presto il ricorso al Cds, in linea con quanto ipotizzato in fase di firma dell’accordo stesso.
Inoltre, per la complicata e variabile situazione generale internazionale, allo stato attuale risulta incerta una chiusura di fine anno coerente con le necessità produttive.

Le Organizzazioni sindacali hanno espresso piena condivisione e soddisfazione per questo primo passo che deve essere ovviamente solo l’inizio del percorso di ritorno al regolare e ordinario lavoro nello stabilimento.
Le stesse auspicano una graduale ripresa di efficienza nelle aree destinate al motore F1 per soddisfare la presunta crescita dei volumi e un buon inizio produttivo del motore F5, tali da riportare in fabbrica a tempo pieno il 100 % delle maestranze.