La notizia è arrivata dal salone dell’auto di Ginevra che oggi apre i battenti per l’anteprima alla stampa dove Mike Manley, amministratore delegato di FCA, ha fatto il suo esordio come numero uno del Gruppo. “Abbiamo concluso la review sul piano industriale avviata in novembre – ha dichiarato Manley – e gli investimenti andranno avanti come pianificato in origine”.
Fiat Chrysler Automobile dunque conferma il piano di investimenti di 5 miliardi di euro per l’Italia nel triennio 2019-2022, nonostante le perplessità emerse nei mesi scorsi per la manovra di bilancio italiana che ha introdotto l’ecotassa sull’acquisto di alcuni modelli di automobili.

E conferma che il mercato dell’auto elettrica resta centrale per FCA, presentando le nuove vetture da lanciare sul mercato mondiale: fra tutte il prototipo del nuovo Suv compatto dell’Alfa Romeo “Tonale” con una meccanica ibrida plug-in, che sarà prodotto nello stabilimento di Pomigliano e anche una nuova concept car elettrica che potrebbe essere la nuova Panda.

“C’è chi pensa che FCA sia scettica sull’elettrico. Non c’è niente di più lontano dalla realtà e le presentazioni di oggi lo dimostrano” ha sottolineato Manley che ha confermato anche tutti i target finanziari al 2022, nonostante l’attuale rallentamento dell’economia globale abbia avuto un forte impatto sull’automotive.

“Come AQCF-R riteniamo che le conferme avute oggi per gli stabilimenti italiani FCA nonostante la difficile congiuntura di mercato – la 500 elettrica a Mirafiori, la nuova Maserati Alfieri Modena, l’avvio della produzione delle versioni ibride Jeep su Renegade e Compass a Melfi e i primi investimenti nel plant di Pomigliano – siano determinanti per la competitività del nostro paese nel settore automotive e per le conseguenti ricadute occupazionali. Con questi presupposti auspichiamo che anche per i lavoratori di Grugliasco arrivino risposte concrete e per tutti gli altri stabilimenti compresi quelli della meccanica e della componentistica”.