Il 4 gennaio 2021 sarà una data da ricordare per tutti i lavoratori di Melfi, perché si volterà decisamente pagina dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro in FCA: si lavorerà su 15 turni su entrambe le linee produttive, dal lunedì al venerdì, su tre turni “mattina, notte e pomeriggio”.

Questo risultato è il frutto delle richieste che da tempo avanzano le Organizzazioni Sindacali, e che oggi si concretizza rappresentando un cambiamento radicale e positivo per tutti, anche nell’ottica di migliorare la qualità del rapporto lavoro-famiglia.

Facciamo un passo indietro nel tempo. Nel 2015, dopo un periodo di crisi del settore automobilistico – grazie agli investimenti di FCA, alle scelte sindacali di alcune sigle e alla svolta produttiva passando dal segmento B a quello dei Suv – a Melfi furono istituiti i 20 turni di lavoro.
Dunque ci fu un ulteriore rilancio dello stabilimento con l’assunzione di circa 1800 giovani e si concretizzarono anche nuove opportunità per tutte le aziende dell’indotto.
Dopo anni difficili per il Sud Italia, contrassegnati dalla rassegnazione e dalla necessità per molti giovani di partire per cercare altrove le opportunità lavorative, si tornava a parlare di lavoro.

Ogni volta che si fanno delle scelte, dopo il necessario periodo di rodaggio, si tirano le somme: ebbene, nonostante le difficoltà intercorse, oggi possiamo dire che grazie a quelle scelte abbiamo accresciuto il lavoro, in termini quantitativi e soprattutto – grazie a tutti i lavoratori – abbiamo gettato le fondamenta del futuro sviluppo di Melfi.

Questi ultimi 5 anni sono trascorsi anche con il dibattito sull’utilità dei 20 turni. Oggi Melfi è il più grande stabilimento europeo nella produzione di automobili grazie a tutte le scelte fatte in questi 30 anni. Scelte che hanno consentito di creare sviluppo concreto e di fare di Melfi lo stabilimento di punta per le nuove tecnologie ibride ed elettriche.

Dunque il futuro di Melfi nasce da un lungo percorso caratterizzato da accordi sindacali: forse alcuni “poco digeriti” ma nel complesso le scelte fatte hanno costituto le basi per la svolta odierna e soprattutto hanno permesso di creare e accrescere il valore del lavoro.
Nulla nasce per caso. Il lavoro e lo sviluppo si costruiscono attraverso assunzioni di responsabilità, attraverso la stipula di accordi anche difficili ma finalizzati all’obiettivo di costruire, di accrescere e di valorizzare il lavoro che è e rimarrà il bene prezioso di tutti, “nonostante al Sud per molti significhi vivere una drammatica realtà”.

Lo stabilimento di Melfi avrà, quindi, il seguente nuovo assetto produttivo:

  • orario di lavoro ordinario su 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, articolato su 3 turni giornalieri a rotazione;
  • per vincoli tecnologici, faranno eccezione l’unità Stampaggio e le grandi presse dell’unità Plastica, dove l’orario di lavoro ordinario sarà dal lunedì al venerdì su 3 turni e al sabato su primo e secondo turno, a rotazione e con riposi a scorrimento: non si lavorerà il sabato notte né la domenica.

Questa nuova organizzazione del lavoro partirà il 4 gennaio 2021, per i lavoratori attualmente addetti o collegati alla produzione di Renegade e 500X.
Per i lavoratori di Compass e ibride, si passerà dall’attuale orario su 2 turni al nuovo orario su 3 turni dal 15 febbraio.

Alla conclusione di questa riorganizzazione, l’assetto produttivo dello stabilimento FCA di Melfi sarà bilanciato tra i tre modelli Jeep Renegade, Jeep Compass e Fiat 500X, sia per le versioni benzina e diesel sia per le versioni ibride.

Per quanto riguarda la manutenzione, proseguirà temporaneamente con l’orario a 21 turni, anche per garantire il massimo di assistenza tecnica necessaria nella fase di riassetto produttivo. Entro il primo trimestre del prossimo anno, l’Azienda si è impegnata a confrontarsi con noi per una revisione dell’orario anche per la manutenzione.

A fronte del riequilibrio della domanda dei diversi modelli prodotti a Melfi e del conseguente riassetto organizzativo, dal 4 gennaio al 14 febbraio – per il periodo transitorio necessario per completare il riassetto – l’Azienda farà ricorso allo strumento della cassa integrazione ordinaria, per circa 1200 lavoratori al giorno, a rotazione.

Oggi si cambia: anche il lavoro cambia e non lavorare il sabato e la domenica migliorerà sicuramente la vita familiare di ognuno di noi. Ma dobbiamo tenere alta l’attenzione e non possiamo fermarci, anche alla luce della prossima fusione tra FCA e PSA in Stellantis perché le sfide vere saranno probabilmente ancora più complicate, perché il mondo dell’auto è in continua evoluzione non solo dal punto di vista tecnologico ma anche della determinazione degli asset produttivi globali.

Melfi sarà il fulcro del nuovo progetto Stellantis, proprio grazie ai lavoratori – laboriosi, seri, professionali – che dal famoso Prato verde ad oggi hanno dimostrato con i fatti e nelle scelte (anche le più difficili) di non tirarsi indietro e di avere quella caparbietà e quella consapevolezza che le sfide, in un mondo straordinariamente complicato e ad oggi colpito dalla pandemia, vanno affrontate per essere vinte.

Oggi siamo di fronte a nuove e più complesse sfide. Insieme, come abbiamo fatto in questi 30 anni, dobbiamo essere in grado di affrontarle per vincerle perché solo così Melfi potrà consolidarsi e rimanere un centro di eccellenza, preparandosi a nuovi scenari mondiali nel settore automotive, all’interno di Stellantis.