Il recente emendamento alla legge di bilancio che introduce un bonus-malus per l’acquisto di auto nuove a vantaggio delle motorizzazioni ibride e a svantaggio di quelle tradizionali, se attuato secondo l’impianto approvato in prima lettura alla Camera, potrebbe modificare significativamente lo scenario dell’automotive in Italia in una fase di transizione del settore estremamente delicata. E potrebbe pregiudicare seriamente la sostenibilità del piano industriale del Gruppo Fiat Chrysler Automobile che prevede investimenti in Italia per 5 miliardi di euro nel prossimo triennio a supporto del lancio di 13 nuovi modelli, del restlyling di modelli esistenti e dell’ingegnerizzazione di nuove motorizzazioni a tecnologia ibrida ed elettrica.

Come AQCF-R ribadiamo la necessità di rimuovere incertezze di questo peso per l’intera filiera automotive italiana, che è un’importante volano dell’economia nel nostro Paese, e anche per i clienti finali. È indispensabile creare le condizioni affinché l’intera filiera possa superare questo momento delicato di transizione verso nuove e innovative motorizzazioni: ciò garantirebbe maggiore stabilità nel Paese in un momento di forti tensioni sul mercato automotive, consentirebbe al Gruppo FCA di portare avanti il piano industriale previsto per l’Italia – che indica un percorso positivo nel quadro dell’innovazione tecnologica e dei nuovi modelli con il progressivo raggiungimento della piena occupazione. E consentirebbe anche ai player di filiera di pianificare i propri investimenti e riposizionarsi nel contesto competitivo globale a beneficio dell’intero sistema paese.