Consiglio Nazionale, AQCF-R unica voce a tutela degli interessi della categoria con importanti obiettivi raggiunti nel 2019

Il Segretario Generale Serra: necessario trasferire questo messaggio per essere rappresentativi di interessi che altrimenti nessuno tutela

 

L’intervento del Segretario Generale Giovanni Serra ha aperto il Consiglio Nazionale AQCF-R, che si è tenuto ieri a Torino presso la sala congressi di Ronchiverdi, alla presenza dei delegati dell’Associazione, arrivati da tutta Italia. Un Consiglio molto partecipato e denso di contenuti e novità.

1_DSC_0574-consiglio-nazionale-aqcfr-2019“L’anno che sta per concludersi – ha commentato Serra – registra alcuni importanti risultati per AQCF-R. Lo smart working applicato alla nostra categoria è stato riconosciuto nel nuovo CCSL; nell’ambito della regolamentazione dell’orario di lavoro il Single Badging e il cosiddetto “Sabato Capi” per i Quadri e i per Professional, temi su cui noi abbiamo da sempre creduto e puntato; ci sono novità anche sul fronte della previdenza complementare: sul Fondo Pensione Quadri e Capi Fiat (FPQ) è aumentata la quota di contribuzione aziendale. Inoltre è stato sciolto il complesso nodo dell’armonizzazione dell’inquadramento in FCA e Marelli, su cui in un primo momento ci era stata presentata una proposta penalizzante per i Quadri, ma grazie al lavoro della Segreteria dell’Associazione, è stata avanzata una controproposta migliorativa sulla quale, dopo una serie di confronti, abbiamo trovato un accordo.

Non da ultimo, abbiamo ottenuto importanti accreditamenti a livello istituzionale nazionale, con la presenza al Comitato Permanente dell’Automotive, istituito dal MISE, dove abbiamo presentato proposte e portato le nostre idee, per rappresentare – unica voce nel panorama italiano – le istanze dei Quadri e dei Professional del settore”.

E altre prese di posizione a difesa della categoria sono in corso da parte di AQCF-R, come la strenua opposizione alla misura inserita nella bozza della legge di Bilancio 2020 che inasprisce il prelievo fiscale sulle auto aziendali ad uso promiscuo. L’Associazione si è immediatamente schierata contro il provvedimento e ha agito istituzionalmente su diversi fronti, sia a livello nazionale che regionale, producendo dossier dettagliati e dedicati al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, a esponenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

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Serra ha dunque ripercorso le tappe salienti del lavoro svolto e ha evidenziato i risultati raggiunti. “Risultati  per nulla scontati, che hanno richiesto impegno, dedizione, e come sempre grande responsabilità verso il lavoro dei colleghi. Impegno sia personale che di tutta la squadra AQCF-R” ci tiene a precisare il Segretario Generale. “Spesso, non lo nascondo, abbiamo e ho vissuto momenti difficili e duri, dovendoci confrontare con posizioni confliggenti dalle nostre per rappresentare le nostre esigenze, la tutela degli interessi e dei bisogni dei Quadri e dei Professional di FCA ,CNHI e Marelli”.

Questi risultati sono il frutto di programmazione, di volitività, di coordinamento e di quotidiana attività di ascolto e di supporto dei colleghi in tutte le sedi di Gruppi FCA, CNHI e Marelli in Italia da parte dei rappresentanti di AQCF-R.

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“Un grande lavoro di squadra ha portato a esiti non scontati che si concretizzano in un formale riconoscimento del grande senso di responsabilità individuale dei Quadri e dei Professional, e del loro livello di autonomia nell’organizzazione del lavoro” – ha commentato il Segretario Generale in un altro passaggio del suo intervento.

“Proseguire su questa strada, come ci chiedono a gran voce visti i risultati, tutelando gli interessi della nostra categoria, richiede forze nuove: dobbiamo pesare di più, per contare di più ai tavoli della contrattazione. È importante trasferire questo messaggio per essere rappresentativi di interessi che altrimenti nessuno tutela ed è fondamentale il coinvolgimento dei colleghi. Il contesto è agguerrito, difficile, competitivo, e richiede un presidio non solo qualitativo e sostanziale ma anche quantitativo: dobbiamo fare numero, raggiungere e coinvolgere nuovi colleghi, far capire loro l’importanza del lavoro svolto a favore dell’intera categoria, la necessità di fare squadra, tutti insieme, con l’apporto di tutti, per vedere tutelati i nostri interessi”.