Si è tenuto oggi il primo tavolo Iveco convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del ministro Giorgetti, che diventerà il tavolo permanente su Automotive. Erano presenti Azienda, Organizzazioni Sindacali, Rappresentanti della filiera, Regioni Lombardia e Piemonte.

Nei giorni scorsi CNH Industrial aveva annunciato “di aver terminato le discussioni con il gruppo cinese FAW Jiefang relative al business On-Highway e di continuare a perseguire i piani esistenti in vista della separazione di queste attività nella prima parte del 2022”. 

La convocazione odierna è molto importante, e di ciò ringraziamo il ministro Giorgetti che ha apprezzato anche lo spirito e il clima positivo tra Azienda e Organizzazioni Sindacali ritenendoli una modalità ottimale per lavorare bene per l’interesse comune del Paese.

Il governo ci ha confermato che l’incontro di oggi è stato un tavolo di politica industriale e non di crisi, poichè esiste capacità, impresa e domanda per avere sviluppo e progresso del settore. La leggiamo come una conferma dunque di voler lavorare a costruire i presupposti per rafforzare CNHI e Iveco dentro una strategia di sviluppo e transizione del settore.

Ci troviamo in un contesto di importante trasformazione tecnologica in atto e il governo, con le risorse pubbliche e con quelle del Recovery Fund, può accompagnare la transizione e gli investimenti delle aziende italiane che hanno dimostrato capacità di impresa e competitività sul mercato globale. Possono costituire un’opportunità per valorizzare la capacità di impresa e il know how nazionale, e dunque essere lo strumento con il quale garantire la continuità agli stabilimenti italiani in particolare modo di Iveco, FPT e CNHI nel nostro Paese.

È stata riconosciuta dunque la strategicità del trasporto su gomma (camion e veicoli commerciali), in cui la domanda sarà sostenuta per la necessità di rinnovare il vecchio parco veicoli circolante di fronte alle sfide della mobilità sostenibile.

Auspichiamo che questo primo incontro di interlocuzione tra Ministero, Azienda e Organizzazioni Sindacali  possa evolvere in uno strumento fondamentale anche in funzione dello spin off che sarà attuato in coerenza del piano strategico 2020-2024 di CNHI.

Dal nostro punto di vista riteniamo che Ministero delle Sviluppo Economico e governo possano avere un ruolo fondamentale per lo sviluppo industriale sia del Paese, sia del Gruppo e anche dei territori italiani, a sostegno dell’economia sul territorio, rendendola attrattiva anche per investimenti stranieri.

Una politica industriale che, nella transizione ecologica, possa abbracciare l’intera filiera – power train, trasporti, costruzioni, macchine agricole e veicoli industriali – per poter dare vita a una vera e propria inversione di tendenza nel settore e dare risposte concrete alla salvaguardia occupazionale.

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