Confermato il piano di investimenti per quasi 21 milioni nello stabilimento CNHI – FPT di Foggia destinati sia al nuovo motore sia al miglioramento del processo produttivo. Dunque potenziamento della produttività e  crescita della la forza lavoro. È questo il dato in positivo su cui si attesta l’azienda foggiana che avvia un percorso di ‘buone notizie’ per i lavoratori e per il territorio.

“La crescita della produzione porterà a un incremento della forza lavoro superiore alle 120 unità – affermano congiuntamente FIM, UILM, FISMIC, UGL Metalmeccanici ed AQCFR – lavoratori che saranno inseriti stabilmente nell’organico. Si tratta di lavoratori già impiegati due anni fa, per breve periodo, cui se ne aggiungono altri 46, assunti part-time, che passeranno da 16 a 40 ore settimanali. Tutto questo porterà all’aggiunta di un sedicesimo turno per i dipendenti di tutto lo stabilimento, a scorrimento, mentre nelle lavorazioni meccaniche all’aggiunta di altri due turni che vedranno coinvolto anche il personale inquadrato con contratto week-end, esigenza che ha avviato l’esame congiunto tra sindacati e azienda per analizzare le motivazioni che impongono l’adozione del nuovo schema di turnazione, i tempi e le sue modalità”.

“L’aumento dei turni di lavoro e del personale fa nascere l’esigenza di un potenziamento dei trasporti per l’accessibilità dei lavoratori alla fabbrica. Un’esigenza, quella di garantire il percorso casa-lavoro, che chiama in causa le istituzioni, prime tra tutte la Regione Puglia e la Cotrap – rimarcano i sindacati. Data la mancanza trasporti l’azienda si farà carico di ‘una tantum’ nei prossimi mesi, ma poi è necessario che la Regione intervenga per permettere ai lavoratori di raggiungere la zona industriale di Foggia con puntualità.

Un tema, questo dei trasporti per il lavoro, che vedrà necessariamente e fortemente impegnati noi sigle sindacali nel sollecitare gli interventi istituzionali. I risultati sono il frutto della dedizione lavorativa dei dipendenti, della loro professionalità e del loro rigore, cui si sommano l’azione puntuale delle sigle sindacali e la volontà dell’azienda di potenziare la produzione, puntando su modernità e efficienza – aggiungono FIM, UILM, FISMIC, UGL Metalmeccanici ed AQCFR – in un periodo storico di crisi fortissima, la FPT rappresenta una opportunità lavorativa per i giovani e, nello stesso tempo, deve essere considerata come una risorsa di rilievo del territorio, apprezzata all’interno dell’intero gruppo e di rilevante peso specifico nella rete degli stabilimenti CNHI.

“La nostra posizione, pertanto, è quella di continuare il confronto con l’Azienda su tutti i temi legati ai lavoratori, tenendo sempre in considerazione la necessità di non disperdere il patrimonio di capacità dello stabilimento e senza rinunciare neanche a un motore. Solo così saremo capaci di dare risposte occupazionali concrete e tangibili al territorio”.

CNHI-FPT (Foggia)
Lo stabilimento CNHI-FPT di Foggia (ex Sofim) riveste grandissima importanza nel territorio, con la sua produzione media di oltre 290mila motori prodotti all’anno per i veicoli commerciali leggeri, produzione che ad oggi è già pari a 310mila e che nell’anno in corso potrebbe superare nuovamente la quota record toccata nel 2016 di 325mila unità.