Nell’incontro odierno con il Ceo del gruppo Stellantis Carlos Tavares, in visita presso lo stabilimento Sevel insieme alla direzione aziendale, c’è stato un riscontro positivo sulla possibilità di raggiungere il target obbiettivi-performance per lo stabilimento nel biennio 2020 e 2021.
Durante l’incontro Tavares ha illustrato la situazione automotive europea che si è generata per fattori esterni appena dopo la nascita di Stellantis. Ha ribadito che Sevel, già pilastro di FCA prima della fusione, rimane tale anche per il futuro del gruppo Stellantis.
Sullo scenario economico pesano tre fattori:
- l’enorme inflazione delle materie prime e del costo dell’energia;
- la brusca accelerazione da parte dell’Unione europea sulla riduzione delle emissioni;
- la fornitura dei semiconduttori.
L’obiettivo è continuare a lavorare insieme per le prospettive del plant e di tutte le sue maestranze, focalizzati sul contenimento dei costi e sul miglioramento della qualità del nostro prodotto per raggiungere gli obbiettivi previsti per il 2022. Prioritario sarà agire per consolidare la leadership dei veicoli commerciali e aumentare le quote di mercato nei confronti dei nostri diretti competitors, in primis Ford e Volkswagen.
Resta il grosso problema della mancanza dei semiconduttori per il biennio 2021e 2022. Una minaccia per tutto il settore dell’automotive, compreso lo stabilimento di Sevel, che sta causando lo stop della produzione su diversi turni di lavoro.
Sulla questione del futuro dei 700 lavoratori somministrati e staff leasing posta dalla delegazione delle Rsa, nell’ampia discussione che si è generata, Tavares ha risposto che molto dipende dal futuro del settore automotive e dal mercato, e ha ribadito la priorità a “proteggere i dipendenti di Stellantis”.
Inoltre abbiamo espresso forte preoccupazione per i volumi Sevel del prossimo anno in vista dell’apertura di Glewice. Tavares ha ribadito che i volumi che produrremo dipendono dalla quota di mercato europeo, aggiungendo che abbiamo la leadership nel settore con il potenziale di cinque marchi come gruppo. Lo stabilimento polacco è nato per fare concorrenza alla Wolksvagen in Polonia e per competere con la leadership di Ford Transit in Turchia e il tutto gira intorno ai parametri di costo.
L’amministratore delegato ha nuovamente ribadito che Sevel è ritenuto uno stabilimento strategico per il gruppo Stellantis, ha sottolineato che il costo del lavoro in Italia è il doppio rispetto a Portogallo, Spagna e Polonia, ma inferiore al costo della Germania e della Francia: in questo scenario è essenziale puntare sulla migliore performance possibile.