Si è tenuto a Torino il primo incontro di Osservatorio nazionale, durante il quale è stata illustrata la situazione di Stellantis in Italia.
Le funzioni di ricerca e sviluppo occupano in Italia 4.500 lavoratori, di cui circa 3 mila Torino, 600 a Modena e 500 a Pomigliano, con i restanti nei centri più piccoli di Balocco, Trento, Bari e Melfi; 3.700 sono impiegati e 500 operai.
In Italia sono presenti i centri di progettazione per i veicoli privati grandi e medi, per i veicoli commerciali grandi, per il segmento lusso e alte prestazioni, per la plastica e per le batterie; possiamo vantare alcune eccellenze di livello mondiale, come per i sistemi di freno o per i motori elettrici ad alte prestazioni. Nella progettazione digitale si sta utilizzando in modo crescente la intelligenza artificiale. È stato rinnovato l’accordo con il Politecnico di Torino. Infine c’è un impegno al progressivo azzeramento delle emissioni nette di CO2; in questo ambito si iscrive anche il progetto di costruzione del green campus a Mirafiori.
È stato riepilogato il quadro di industrializzazione degli stabilimenti italiani. A Torino si sta procedendo all’elettrificazione dei modelli Maserati di cui però si stanno ridefinendo i tempi per massimizzare l’impatto sul mercato, prosegue la produzione della Fiat 500 Bev che resterà esclusiva di Mirafiori, sta partendo l’unità di economia circolare, sta aumentando la produzione di assali anteriori sulla Cmp a cui si stanno aggiungendo i posteriori per la Stla medium, è partito il centro tecnologico di batterie, partirà il cambio elettrico nel 2024 in joint venture con Punch, Teksid resta il polo di eccellenza dell’alluminio con l’obiettivo della saturazione, Comau è oggetto di spin-off e naturalmente si realizzerà il green campus per gli enti di staff. Verrone diventerà il fornitore di cambi di Pratola Serra che, come noto, produrrà in esclusiva i motori diesel per i veicoli commerciali. A Cassino si sta allocando la piattaforma Stla Large, mentre a Melfi la piattaforma Stla Medium con i suoi 5 modelli. Pomigliano ha battuto il record di 1.066 vetture prodotte in un giorno fra Panda, Tonale e Hornet, che viene venduta in America. A Termoli è in corso il progetto di gigafactory di ACC, mentre procede la produzione di motori endotermici pur destinato a calare. A Sevel prosegue la produzione di Ducato e Ducato elettrico nonché le sue varianti con altri
marchi compresa Toyota, vantando come punto di forza la capacità di gestire una complessità di mix assai più elevata di quella dello stabilimento polacco. Cento si è concentrata sui veicoli industriali e marini e si stanno valutando le proposte di acquisizione. Modena produce la sportiva MC20, che sarà elettrificata nel 2025, mentre già nel 2024 partirà col progetto così detto fuoriserie di personalizzazione delle vetture Maserati. Purtroppo le vetture elettriche comportano molte meno ore lavoro per l’assemblaggio, poiché contano circa il 15-25% di componenti in meno.
Su Security e Services abbiamo chiesto di fissare un incontro specifico per fare il punto della situazione; abbiamo comunque già chiesto di evitare di dare appalti esterni in tema di custodia e di sicurezza anziché saturare il personale dipendente di Stellantis.
Dal punto di vista commerciale è stata sottolineato come un punto di forza la presenza all’interno del gruppo della società di bisarche I-Fast. L’Italia è all’avanguardia per gli approcci online dei consumatori, che sempre di più usano fare l’allestimento sul web prima di recarsi dal concessionario, mentre ha ancora quote di vendite di vetture private elettriche o plug-in modeste pari a circa l’8% complessivo (i veicoli commerciali invece circa la metà).
La quota di mercato complessiva in Italia è del 33% dei veicoli privati e di quasi il 50% dei veicoli commerciali leggeri, mente sull’elettricità la quota è del 22 per cento; in tutti i casi Stellantis è leader di mercato in Italia. A livello globale è previsto il lancio da oggi al 2030 di circa 100 modelli di cui 60 destinati al mercato europeo.
Dopo la riunione di Osservatorio nazionale, abbiamo visitato la Unità di economia circolare che darà occupazione a Torino ad almeno cinquecento persone, e infine il Centro stile, in cui ci sono stati mostrati due modelli Alfa full electric, eredi di Giulia e di Stelvio, che saranno prodotti a Cassino sulla piattaforma large, ma non è detto che nello stesso stabilimento non possano esserci ulteriori assegnazioni sulla medesima piattaforma con altri marchi. Abbiamo anche visto in anteprima i modelli Lancia, Jeep e DS che invece saranno prodotti a Melfi. Abbiamo concordato che ci saranno incontri in sede locale con profili più operativi e di verifica puntuale dello stato di avanzamento.
Sono smentiti dai fatti i timori di abbandono dell’Italia da parte di Stellantis, timori avanzati a più riprese e da più parti. Il settore dell’auto sta attraversando un periodo di forte transizione e certamente attraverseremo un periodo difficile di incertezze e di criticità, soprattutto a causa delle negative ricadute occupazionali del passaggio all’elettrico; ma come sindacato continueremo a difendere il nostro Paese con accordi e a chiedere il supporto concreto del Governo nel tavolo istituzionale che ripartirà il 6 di dicembre al Mimit.