Oggi al Mimit si sono svolti gli incontri conclusivi del Gruppo Stellantis riguardanti gli stabilimenti di Pomigliano e Cassino. Erano presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, le istituzioni locali della Campania e del Lazio, i rappresentanti di Stellantis e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.
Per AQCF-R erano presenti Umberto Damiano Segretario Nazionale e Daniela Buonanno Rsa Pomigliano.
Il ministro Urso ha affermato che “Questi incontri concludono un percorso di lavoro molto intenso che ci permetterà di siglare a breve un accordo di sviluppo a Palazzo Chigi con tutti i ministeri coinvolti, per supportare il settore automotive”.
Davide Mele di Stellantis ha sottolineato le sfide della transizione verso l’elettrico, esprimendo gratitudine al ministro per il supporto agli incentivi sulle auto green. Ha confermato l’importanza del sito di Pomigliano d’Arco per la produzione della Panda, Tonale e Hornet, annunciando che Stellantis continuerà a investire sulle motorizzazioni endotermiche della Panda ibrida per altri cinque anni, superando i limiti delle normative Euro 7 fino al 2029. Le produzioni di Tonale e Hornet garantiranno la piena operatività dell’impianto.
L’incontro di oggi, insieme a quello di ieri a Torino dove è stata annunciata la produzione della 500 ibrida a Mirafiori, rappresenta un tassello importante per il settore automotive. Questi impegni mirano a raggiungere la produzione di un milione di veicoli entro il 2030, rafforzando l’intera filiera dell’indotto e della componentistica.
Nel 2023 la produzione a Pomigliano si è conclusa positivamente e con la continuità della produzione della Panda ibrida fino al 2029 rappresenta un segnale incoraggiante per l’occupazione nei prossimi anni.
Riteniamo indispensabile che sia convocato un incontro di vertice alla Presidenza del Consiglio per portare a una conclusione positiva questo lungo confronto, avviato circa un anno fa. Il Governo deve concretizzare le proposte formulate nei tavoli tecnici del Ministero, iniziando dalla riduzione delle tasse e delle accise sull’energia e dal potenziamento del sistema degli ammortizzatori sociali per tutelare i lavoratori durante le fasi di crisi e riconversione.