Si è tenuto in data odierna l’incontro fra Stellantis e le Organizzazioni Sindacali, in relazione al riavvio del Contratto di solidarietà, ammortizzatore sociale già utilizzato dal primo agosto, a seguito dell’accordo siglato il 25 giugno; strumento purtroppo sospeso nei mesi di settembre e ottobre per effetto della crisi globale di semiconduttori che non permetteva, vista l’enorme problematica, di impattare sulla produzione attuale.
Nella riunione odierna l’Azienda ha comunicato che la crisi dei semiconduttori persiste, sebbene in quantità minore, e ha palesato la possibilità di programmare diversamente le produzioni e nel contempo di poter riattivare il Cds, come da ripetute richieste sindacali, con una quota del 60 percento, ovviamente con una copertura un pò più alta del precedente accordo per evitare fermi improvvisi con sostituzioni dell’ammortizzatore.
Nel contempo abbiamo rivendicato e ottenuto:
- la riconferma in toto di tutto il piano industriale, come previsto e stabilito nell’accordo del 25 giugno 2021, che vede Melfi come primo stabilimento italiano nella produzione di vetture elettriche;
- l’assenza di esuberi;
- la giusta ed equa rotazione dei lavoratori;
- la riconferma della maturazione dei ratei mensili per tutti i lavoratori.
A fronte della riapertura del Cds auspichiamo, fermo restando la positività della riconferma del piano industriale per il sito di Melfi, che si possa reggere con l’approvvigionamento dei semiconduttori affinché si dia continuità lavorativa e occupazionale a tutti i lavoratori. Però, per consentire che la riorganizzazione di Melfi proceda al meglio e in modo equo, è necessario trovare le giuste soluzioni tecniche, soprattutto di rimodulazione del lavoro affinché la linea unica potenziata possa garantire le giuste soluzioni dal punto di vista della sicurezza e dell’ergonomia delle postazioni di lavoro, oltre che l’implementazione delle aree di assemblaggio delle batterie previste nel piano.