L’audizione odierna alla Camera di John Elkann, presidente di Stellantis, ha rappresentato un momento di confronto tra l’azienda e il Parlamento italiano, con l’obiettivo di definire strategie comuni per affrontare le sfide del settore automobilistico e garantire la competitività e la sostenibilità del sistema produttivo italiano. Nonostante le preoccupazioni espresse dai parlamentari, l’azienda ha ribadito il suo impegno a investire in Italia e a sostenere la filiera locale, sottolineando la necessità di un quadro normativo stabile e di un forte sostegno da parte del governo.

I passaggi principali dell’audizione

L’Aula

Durante l’audizione i parlamentari hanno espresso viva preoccupazione per il calo dei volumi produttivi negli stabilimenti italiani: un declino che alimenta timori per il futuro dell’occupazione e la vitalità dell’intero tessuto industriale. Hanno messo in discussione l’adeguatezza degli investimenti stanziati per l’Italia, soprattutto se confrontati con le risorse destinate ad altre aree geografiche in cui l’azienda opera, chiedendo maggiore chiarezza sulle strategie messe in campo per contrastare la crescente concorrenza cinese e per garantire la sopravvivenza del settore nel lungo periodo.

La transizione verso l’elettrico è stata un’altra fonte di interrogativi, con i parlamentari che hanno sollevato dubbi sulla capacità dell’Italia di sostenere questo cambiamento epocale e hanno chiesto misure concrete per incentivare la domanda e sviluppare le necessarie infrastrutture di ricarica.

Non è mancata la preoccupazione per le difficoltà affrontate dalle piccole e medie imprese della filiera, che spesso si trovano a subire tagli di commesse e riduzione dei prezzi, con la richiesta di un maggiore impegno per sostenere e proteggere il tessuto produttivo locale.

Infine la decisione di interrompere il progetto della Gigafactory di Termoli ha suscitato forti perplessità, i parlamentari hanno chiesto spiegazioni dettagliate e garanzie concrete sul futuro degli investimenti nel settore strategico delle batterie.

L’azienda

In risposta alle preoccupazioni sollevate, l’azienda ha confermato il proprio impegno a investire in nuovi modelli e tecnologie negli stabilimenti italiani, sottolineando come questa strategia permetterà di garantire la produzione e l’occupazione nel lungo periodo.

È stata evidenziata la flessibilità delle piattaforme produttive, che consente di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato, offrendo una gamma diversificata di modelli e motorizzazioni.

L’azienda ha ribadito la volontà di collaborare strettamente con il governo e le istituzioni per affrontare le sfide del settore, chiedendo un quadro normativo stabile e prevedibile che favorisca gli investimenti e la competitività.

Un passaggio interessante, in un contesto in cui l’Unione Europea fatica a trovare una strategia comune e a sostenere la sua industria automobilistica, è quello riferito al Brasile che viene presentato come un modello da cui trarre ispirazione per lo sviluppo di tecnologie locali, per la promozione di carburanti alternativi e per la creazione di un mercato interno forte e competitivo.

Le posizioni di AQCF-R

Alla luce di quanto emerso nell’audizione parlamentare, AQCF-R accoglie con soddisfazione la presenza del presidente di Stellantis, ritenendo fondamentale il dialogo diretto con le istituzioni italiane per affrontare le sfide del settore.

AQCF-R ha sempre espresso forti riserve sulla transizione forzata all’elettrico, temendo conseguenze negative per l’industria italiana ed europea, come la perdita di posti di lavoro, di competenze, e la messa a rischio della filiera produttiva. Ha sempre sostenuto la necessità di investimenti, nuovi modelli e di tecnologie avanzate per affrontare una transizione graduale e partecipata, che tenga conto delle realtà produttive e che eviti di favorire eccessivamente sia la concorrenza cinese, che le tecnologie monodirezionali verso la mobilità.

Alla luce dell’audizione AQCF-R rinnova la propria disponibilità a collaborare per un futuro solido dell’industria automobilistica italiana, ma al contempo, si impegna a presidiare con attenzione gli sviluppi futuri in merito agli investimenti, alle tecnologie e ai modelli, nonché agli aiuti economici per i dipendenti che non potranno più contare sugli ammortizzatori sociali.

Inoltre, per quanto riguarda l’area torinese, prendiamo atto con interesse della conferma degli investimenti in corso: la produzione della 500 ibrida, i cambi ibridi e-DCT, lo sviluppo del centro di economia circolare e del Battery Technical Center. Apprezziamo, in particolare, la responsabilità globale affidata a Torino per i sistemi avanzati di assistenza alla guida Adas e per la piattaforma Stla Autodrive per la guida autonoma.

Tuttavia, pur valutando positivamente questi concreti investimenti che contribuiscono, sul piano occupazionale, ad attenuare la perdita di produzione di automobili a Mirafiori, riteniamo doveroso sottolineare che avremmo gradito come segnale importante per il rilancio del sito e per la valorizzazione delle competenze presenti sul territorio, un riferimento esplicito al futuro del progetto Green Campus, destinato a ospitare la più grande struttura impiegatizia d’Italia proprio qui a Mirafiori.

Inoltre, considerata l’elevata esperienza, la professionalità e il know-how del capitale umano torinese, ci saremmo aspettati una conferma più netta della centralità di Torino per le attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione dei futuri progetti di Stellantis. Torino ha le competenze e la storia per essere protagonista dell’innovazione nel settore automotive e chiediamo all’azienda di riconoscere, preservare e valorizzare questo patrimonio.