L’incontro tenutosi oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy non è riuscito purtroppo a fare chiarezza sul futuro, ora ancora più incerto, dello stabilimento di Termoli.
Presieduto dal ministro Adolfo Urso, l’incontro ha visto la partecipazione vertici dell’azienda ACC, i rappresentanti di Stellantis, il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, i sindacati confederali e di categoria nazionali e territoriali, e i tecnici del Mimit e del Ministero del Lavoro.
Per AQCF-R erano presenti il Segretario Generale Giovanni Srra e il Segretario Nazionale Umberto Damiano.
ACC ha dichiarato che sta procedendo con le sue attività di ricerca e sviluppo per la produzione di nuove celle meno costose e più efficienti, ma solo a inizio 2025 dovrebbe avere pronto un nuovo tipo di batterie da fornire a Mercedes e a Stellantis, così da poter finalmente avviare gli investimenti a Termoli e in Germania.
Stellantis ha assicurato in linea di principio che, con la produzione degli attuali motori, garantirà la continuità dello stabilimento di meccaniche di Termoli; tuttavia non ha individuato nuovi prodotti in grado di compensare il progressivo calo dei volumi e la preannunciata fine del Fire, e oggi si ricorre in maniera massiccia all’utilizzo di ammortizzatori sociali.
Il Ministero infine si è detto costretto a svincolare le risorse del Pnrr stanziate per la creazione della gigafactory, anche se disponibile a cercare nuove, ma ancora imprecisate, forme di finanziamento.
Il prossimo incontro al Mimit è previsto entro ottobre, ma come sindacato non possiamo accettare lo stato di perdurante incertezza e di progressivo declino in cui versa lo stabilimento di Termoli. Nei prossimi giorni saranno decise le forme di una mobilitazione che ha l’obiettivo di chiedere ad ACC di sciogliere le riserve sulla costruzione della gigafactory, a Stellantis di rafforzare l’attuale produzione di motori e al Governo di mantenere a disposizione di Termoli i fondi indispensabili al rilancio di un grande progetto industriale che salvaguardi l’attuale e la futura occupazione.