A partire dal 2016 sia FCA Italy che CNHI hanno introdotto, in via sperimentale, una nuova modalità di lavoro flessibile in alcune realtà organizzative specifiche.
Gli impatti positivi che abbiamo registrato a seguito dell’utilizzo di questa modalità di lavoro vanno dalla responsabilizzazione, soddisfazione e motivazione delle persone alla particolare attenzione all’equilibrio tra vita professionale e privata.
Questa iniziativa è stata oggetto di condivisione e monitoraggio da parte delle Organizzazioni sindacali firmatarie del Ccsl, tra cui AQCF-R.
Pertanto nel ribadire l’efficacia di questo orario flessibile applicato a un modello organizzativo come quello dei due gruppi industriali FCA e CNHI, come AQCF-R riteniamo di continuare ad applicare le modalità di lavoro flessibile del cosiddetto Smart working così come ideato, condiviso e regolato dal 2016 ad oggi.
Questo anche perché quanto definito dall’art. 14 del Titolo II del Ccsl in materia di Lavoro Agile, deve essere preso in considerazione in coerenza con le esigenze tecnico-organizzative funzionali dell’azienda e non è detto che sia applicabile in tutte le aree aziendali, visto che tipologia di mestiere, competenze richieste, strumenti di lavoro, posti di lavoro possono essere specifici per ciascuna realtà aziendale.
Per quanto riguarda i PAR, nel caso in cui si applichi quanto fin oggi sperimentato, nulla cambia sia dal punto di vista della maturazione che dal punto di vista dell’utilizzo.