È stato rinnovato oggi il Contratto collettivo specifico di lavoro con FCA, CNHI e Ferrari per il prossimo quadriennio. Sono previsti aumenti della paga base del 2% annuo composto: la prima tranche verrà corrisposta a partire da aprile 2019, le altre tre rispettivamente a febbraio 2020, gennaio 2021 e gennaio 2022.
Per quanto concerne il sistema premiale definito nel 2015, viene confermato il premio annuale di efficienza di stabilimento; le tabelle degli obiettivi sono ricalibrate anche sulla base dei risultati dell’ultimo quadriennio. Mentre il premio variabile del precedente rinnovo collegato agli obiettivi del piano industriale 2015-2018 si è concluderà con l’ultima erogazione del quadriennio sulle competenze di marzo 2019.
Sul welfare aziendale, viene incrementato il contributo a carico del datore di lavoro ai fondi di previdenza integrativa dello 0,5% della retribuzione (Fondo Pensione Quadri e Capi FIAT e Cometa).
La quota a carico del socio rimane indipendente dal suddetto incremento e mantiene inalterato il livello minimo di contribuzione (Fondo Quadri e Capi Fiat 2% e Cometa 1,7%).
Inoltre, si sono rimodulate le quote di adesione al fondo di sanità integrativa (Fasif).
Si riforma anche l’inquadramento professionale. In CNHI e Ferrari si giunge a una semplificazione accorpando le fasce oramai nei fatti divenute desuete, mantenendo l’aggregazione per gruppi professionali. In FCA entro il primo gennaio 2020 anche i vecchi assunti verranno inseriti nel nuovo inquadramento introdotto nel 2015 come sperimentale per i neo assunti. Tale operazione dovrà avvenire a sostanziale neutralità dei costi e in ogni caso senza perdita salariale alcuna per i lavoratori. Il gruppo di lavoro avrà il compito di individuare per il futuro l’introduzione di sistemi di valutazione e premianti della professionalità.
La parte normativa è stata infine modificata e migliorata in più punti. Vengono contrattualizzati sia lo smart working che le ferie solidali.
“Si tratta di un rinnovo importante considerata anche la fase di difficoltà che l’automotive sta vivendo in Italia e in generale dell’economia globale – commenta Giovanni Serra, Segretario Generale AQCF-R: un rinnovo che consolida la nostra azione contrattuale e che porta risultati, tra cui retribuzione, welfare aziendale, miglioramento della parte normativa, e che conferma la volontà dell’Azienda di puntare sull’Italia mantenendo sia gli stabilimenti produttivi che l’occupazione”.
Nei prossimi giorni il contratto verrà sottoposto al voto di approvazione delle Rappresentanze sindacali aziendali di tutti gli stabilimenti.