AQCF-R, UGLM e FISMIC informano che il giorno 16 giugno 2020 si è tenuto un incontro delle organizzazioni sindacali in videocall con la Regione Piemonte, convocato dall’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino.
L’obiettivo è stata la ripresa del tavolo di confronto sulla situazione di crisi dell’Automotive in Piemonte, già avviato il 9 gennaio, prima del lock-down per Covid-19. Alla riunione erano presenti anche le organizzazioni datoriali delle imprese e tutti i soggetti (es. Amma-Anfia-Poli.To) presenti alla prima riunione con i loro vertici – complessivamente 28 intervenuti.
Dopo l’introduzione dell’assessore al lavoro Elena Chiorino, che ha richiamato gli obiettivi del meeting, peraltro collegati al nuovo Decreto Rilancio (art.49) con gli stanziamenti economici previsti di 30 milioni di euro (20 milioni per crisi complessa Piemonte e 10 milioni per Academy-formazione Piemonte) si è proceduto al dibattito che darà origine, prossimamente, a una sintesi con tutte le proposte in formulazione, rendendole operative.
Sono quindi seguiti 14 interventi dei presenti, tra cui Gherzi (Unione Industriali), Giorda (Anfia), Cappetti (Amma), i convenuti delle organizzazioni sindacali come Lazzi (Fiom Cgil), Provenzano (Fim-Cisl), Paone (Uilm), Mannucci (Fismic), Bellono (Cgil), Cianciotta (Uilm), Maccari (Fim Cisl), Marino (Uglm), Amante (Aqcf-R) e il rettore del Politecnico di Torino (Poli.To) Saracco.
Tutti gli interventi hanno ribadito, in sostanza, l’importanza di riprendere le proposte già formulate alla luce dell’attuale difficile situazione (ad esempio le vendite sono calate del 55% rispetto al 2019, crisi stagnante di Embraco):
- interventi straordinari su ammortizzatori sociali,
- campagna di incentivi su svecchiamento parco circolante,
- formazione professionalizzante (partendo anche da utilizzo Fca-Academy) con lo scopo ulteriore del mantenimento delle competenze esistenti,
- creazione di poli d’eccellenza per le due filiere “batterie” e “guida assistita-autonoma”
- nuova politica di attrazione degli investimenti sull’ area Piemonte, imprescindibile dagli sviluppi dell’accordo Fca-Psa.
- gestione del periodo di transizione, dal tradizionale all’elettrico, per una salvaguardia degli attuali livelli occupazionali.
In particolare, il Segretario Provinciale UGLM Ciro Marino ha manifestato l’attenzione del territorio sulla formazione, specie sulla tutela di chi entra ed esce dal mondo del lavoro con un adeguato re-skill. Marino ha anche ribadito la necessità di intervenire velocemente con una soluzione efficace sulla vicenda ex-Embraco (ora Ventures), ipotizzando l’impiego dei 407 lavoratori in una attività produttiva legata alle batterie.
La Segretaria Nazionale FISMIC, Lida Mannucci ha rimarcato la mancanza di prospettive produttive, post attuale periodo, lasciando intravedere una prosecuzione della crisi, senza un intervento efficace di alternativa produttiva.
Il Segretario Nazionale AQCF-R, Fabrizio Amante ha ripreso quanto citato da Giorgio Marsiaj, presidente Amma, nel precedente incontro, sulle aziende che nell’area sono in grado di sviluppare e produrre componentistica per guida assistita “livello 3”: al momento non sono più di quattro o cinque. “In funzione di questo dobbiamo ricordarci, come elemento qualificante, la possibilità di istituire un nuovo polo strategico, ad oggi inesistente, su questa tematica importante. Questo salvaguardando nel medio periodo il tessuto produttivo/occupazionale, espandendo questa filiera già esistente”.
Amante, come Responsabile Territoriale AQCF-R, ha lanciato un appello, comune anche a UGLM e FISMIC, per un intervento straordinario di rinnovamento, da chiedere al Governo, sulla politica degli ammortizzatori sociali, viste le scadenze imminenti degli attuali ammortizzatori che lascerebbero nell’incertezza occupazionale migliaia di lavoratori.
In conclusione l’assessore Elena Chiorino ha richiesto un periodo di alcuni giorni per fare il punto e la sintesi delle ulteriori proposte, coinvolgendo anche gli altri assessori di riferimento. Questo per proporre linee guida che organicamente si concretizzino su una seria politica industriale in Piemonte.