Proseguono i lavori della Commissione Inquadramento su entrambi i temi pattuiti nel rinnovo di marzo del CCSL che ora sono oggetto di confronto tecnico.
Sulla questione del passaggio del personale al nuovo inquadramento articolato in solo tre aree professionali, attualmente applicato ai neoassunti, l’invarianza delle retribuzioni e dei costi potrà essere garantita agendo su superminimi individuali e scatti di anzianità.
Più in particolare, i lavoratori che in teoria potrebbero perderci vedranno attribuirsi un superminimo individuale non assorbibile che li compensi di qualsiasi differenziale negativo fra le paghe del vecchio e del nuovo livello; i lavoratori che in teoria potrebbero guadagnarci vedranno assorbire una parte degli scatti di anzianità per una cifra pari al differenziale positivo fra le paghe del vecchio e del nuovo livello. In entrambi i casi naturalmente la retribuzione totale resterà immutata.
Più complesso da definire è il futuro premio legato alla professionalità. Sono tre i possibili riferimenti ipotizzati dalla Direzione aziendale – valutazione del lavoratore, WCM e adibizione temporanea a progetti specifici. Il primo si presta troppo facilmente a interpretazioni arbitrarie e quindi secondo le Organizzazioni sindacali è da scartare.
Viene confermato naturalmente il patto siglato all’atto del rinnovo, secondo cui nel nuovo inquadramento non sarà possibile fare ricorso al demansionamento fra un’area e un’altra, come purtroppo oggi sarebbe ammesso dalla legge a causa del Jobs Act.
In questo modo la promiscuità fra i livelli che saranno accorpati, sarà, per così dire, controbilanciata da un divieto assoluto di demansionamento al di sotto dell’area di appartenenza.
Nel complesso si avrà un inquadramento più moderno e meno gerarchico, ma come sindacato chiediamo che, attraverso il nuovo premio da costruire, si dia un giusto riconoscimento alla professionalità e alla performance anche individuali, in base a criteri concordati e trasparenti.