AQCF-R accoglie con favore l’importanza di questo incontro che può rappresentare l’inizio di un percorso concreto capace di riportare prospettive.
Nel corso del confronto con l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, si è registrato un clima disteso e costruttivo, nonostante il contesto critico del settore automotive, segnato da una fase di forte transizione industriale e da incertezze legate alle politiche europee.
Il Gruppo ha confermato la volontà di rafforzare la presenza industriale in Italia, annunciando circa 400 nuove assunzioni a Mirafiori a partire da febbraio 2026 per sostenere il secondo turno produttivo della Fiat 500 ibrida: un segnale incoraggiante e in controtendenza rispetto al calo occupazionale degli ultimi anni.
Tuttavia, per garantire una prospettiva di crescita solida e duratura, serve un impegno più ampio e strutturale: è indispensabile potenziare il Piano Italia con nuovi investimenti, nuovi modelli e un forte rilancio della ricerca e sviluppo nel nostro Paese, valorizzando i centri di eccellenza italiani e riportando competenze strategiche oggi trasferite o ridotte in altri Paesi.
Allo stesso tempo, è necessario intervenire sulla normativa europea, oggi eccessivamente rigida e penalizzante per la produzione.
Serve una strategia nazionale e un cambio di rotta europeo
Per Mirafiori, oltre all’impegno annunciato, occorrono ulteriori assegnazioni produttive per consolidarne la missione industriale.
Per Cassino, è stata confermata la trasformazione in stabilimento multienergy e il recupero dei ritardi sui modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Tuttavia risulta fondamentale anticipare i lanci produttivi per ridurre le criticità occupazionali.
A Pomigliano sono stati confermati gli impegni previsti nel piano di dicembre 2024, mentre per Melfi è stato ribadito il lancio della nuova Jeep Compass multienergy, cui seguiranno nel 2026 la DS7 e la Lancia Gamma.
Per Atessa, viene confermata la leadership nel comparto dei veicoli commerciali, pur permanendo forte preoccupazione per i vincoli normativi europei che rischiano di penalizzare ulteriormente il settore. Situazione più complessa per Termoli, dove pesano lo stop alla Gigafactory delle batterie e la mancanza di nuove assegnazioni motoristiche.
Una normativa europea da rivedere per rilanciare la produzione
Nel corso del confronto è emerso chiaramente come le attuali regole europee sulle emissioni e i limiti ai motori endotermici rappresentino oggi un ostacolo alla pianificazione industriale. È prioritario rivedere la normativa, introducendo il principio di neutralità tecnologica e incentivi al rinnovo del parco auto, così da favorire un rilancio equilibrato e sostenibile della produzione in Europa.
Per Stellantis solo un quadro regolatorio realistico e stabile potrà consentire nuovi investimenti, maggiore occupazione e una ritrovata competitività del sistema produttivo nazionale.
Ricostruire fiducia e rilanciare la tradizione motoristica italiana
AQCF-R ritiene fondamentale ricostruire la fiducia sia all’interno dell’azienda – affinché i lavoratori tornino a sentirsi parte di un progetto solido e valorizzato – sia verso l’esterno, verso i clienti che devono riscoprire la qualità, l’affidabilità e il valore del prodotto italiano.
In questa prospettiva AQCF-R invita Stellantis a rinnovare e valorizzare la grande tradizione motoristica nazionale, da sempre fiore all’occhiello dell’industria e del design italiani, coniugando innovazione, passione e competenza tecnica.
Solo così sarà possibile restituire fiducia, orgoglio e prospettiva a chi produce e a chi sceglie le nostre vetture, riaffermando il valore del Made in Italy come autentico motore di crescita industriale, tecnologica e sociale.