Life and Business Coach, la dottoressa Emanuela Morello è intervenuta come relatore esterno al Consiglio Nazionale AQCF-R, incentrando la propria relazione sulle soft skills e su come il coaching possa essere di sostegno e potenziamento in un momento di cambiamento epocale, soprattutto nel mondo del lavoro, coinvolgendo i presenti in sala sui temi della complessità e dell’incertezza nelle organizzazioni.
“Sono onorata di aver potuto dare un contributo al Consiglio Nazionale 2022 di AQCF-R, tenutosi a Torino. L’Associazione Quadri e Capi Fiat – Rappresentanza è la principale organizzazione di riferimento per il settore impiegatizio, i quadri, i professional e le alte professionalità che operano in FCA e in CNH Industrial, in tutta Italia: Stellantis, Cnh, Ferrari, Iveco, Marelli – ha commentato la dottoressa Morello. E ringrazio il Segretario Generale Giovanni Serra per l’ospitalità e Paola Casamassima per la collaborazione.
Come organizzazione AQCF-R pone la persona e il lavoro al centro di tutte le sue attività: opera infatti ascoltando le necessità dei lavoratori e coinvolgendoli a tutti i livelli, condividendo idee, proposte e soluzioni con un ruolo attivo e propositivo per tutelarne l’occupazione e rappresentarli ai tavoli di negoziazione e per questo ci siamo intesi subito sotto il profilo valoriale.
Nel mercato globale e nella epocale trasformazione industriale di cui siamo testimoni, le persone e le loro competenze saranno sempre più importanti per la sopravvivenza e il rinnovamento delle aziende, soprattutto in quest’epoca di complessità e incertezze – tema centrale del mio intervento.
Insieme abbiamo cercato di capire come il coaching può essere di sostegno e potenziamento in un momento di cambiamento epocale” – ha aggiunto Morello.
“Mentalità innovativa e impegno su tutti i fronti per trovare le soluzioni migliori dinnanzi al cambiamento continuo e alle nuove sfide che attendono il mercato e il lavoro: AQCF-R punta a valorizzare le persone e ad affiancarle nel loro percorso professionale intraprendendo azioni mirate non solo alla protezione dell’occupazione ma anche per alla migliore gestione della crescita e valorizzazione delle competenze”.
“Il capitale umano sarà il fattore competitivo discriminate per generare, assieme alle nuove tecnologie abilitanti, capacità d’innovazione, sviluppo e crescita nell’industria manifatturiera del futuro: connessa, complessa, flessibile, dinamica, in continua evoluzione – ha ribadito Morello.
Ci siamo concentrati anche sul tema dello Smart Working o lavoro agile: che la dicitura sia in inglese o in italiano, si tratta di un nuovo modo di essere al lavoro che vuole valorizzare l’autonomia e la flessibilità delle persone. Un modello, come lo definisce il legislatore, che favorisce “l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”.
Poter lavorare dove si vuole, senza l’obbligo della presenza fissa in un ufficio, grazie a soluzioni pensate per migliorare l’integrazione tra lavoro e vita privata (Work Life Balance), gli spostamenti, l’ambiente di lavoro, il benessere e la salute, nel rispetto dei bisogni personali. E con un’attenzione anche all’ambiente, perchè minori spostamenti tra casa e ufficio significano anche minori emissioni di CO2.
Ma non sempre cambiamenti così significativi avvengono senza difficoltà. Insieme abbiamo cercato alcune risposte. È stata una bellissima giornata insieme”.