La procedura di ristrutturazione volontaria del debito, in corso secondo la legislazione giapponese, dovrebbe concludersi entro la fine di giugno e al momento non trovano alcun riscontro le voci di vendita susseguitesi sulla stampa.

Per quanto riguarda l’accordo di riduzione del personale, fino ad ora si sono verificate 316 dimissioni volontarie, di cui 231 con incentivazione; inoltre sono già state siglate ulteriori 32 uscite consensuali; con lo scivolo pensionistico del contratto di espansione sono già prenotati 42 lavoratori. Il totale delle uscite ammonta quindi a 390 a fronte dell’obiettivo di 450.

Proprio per facilitare le uscite finalizzate alla pensione, la Direzione di Marelli si è impegnata ad aggiungere un incentivo per chi aderirà al contratto di espansione pari a 650 euro fissi (a titolo di transazione novativa) più 300 euro per gli operai, 400 euro per gli impiegati e 500 per i professional expert, per ciascun mese di distanza dalla pensione. In questo modo diventerà credibile l’uscita di tutti coloro che posseggono i necessari requisiti e di conseguenza il pieno raggiungimento dei numeri di uscite concordate nell’accordo sindacale.

Stanno procedendo anche i programmi di formazione per il personale, così come le prime assunzioni previste dal medesimo accordo di espansione; inoltre è prevista la stabilizzazione di 30 operai a Venaria Reale e di 59 operai a Bari; infine procedono alcuni trasferimenti da stabilimenti scarichi di lavoro a stabilimenti saturi e si è avuta l’allocazione della tubazione centrale della Panda a Caivano che quindi si avvia, con il Tonale, a una saturazione quasi piena.

Il confronto con la Direzione aziendale proseguirà con incontri territoriali dedicati a ciascun stabilimento. A fine giugno però come Segreterie nazionali chiediamo di avere un importante momento di verifica sulla conclusione del processo di ristrutturazione del debito, confidando che l’esito possa essere positivo e che possa accelerare gli investimenti previsti nel piano industriale per l’Italia.

Come sindacato abbiamo esortato Marelli a prestare la massima attenzione alle problematiche generate nei reparti produttivi dal precoce arrivo della calura estiva, monitorando temperatura e ventilazione secondo le normative di salute e sicurezza e attivando gli impianti di raffreddamento.
Esprimiamo soddisfazione per il fatto di essere riusciti, anche grazie al contratto di espansione, ad evitare che le difficoltà del settore dell’auto e di Marelli si traducessero in eventi traumatici per i lavoratori. Con il medesimo approccio dovremo affrontare le trasformazioni e le questioni che ci attendono nel prossimo futuro.