Nell’incontro tenutosi oggi con Marelli a Roma presso la sede di Confindustria, è stato innanzitutto prorogato, in regime di ultrattività, il premio di risultato rinviando la trattativa di rinnovo a fine anno quando scadrà nel suo complesso il contratto integrativo di gruppo. La direzione aziendale ha comunicato il target di gross profit, quest’anno rivisto alla luce della difficile fase di mercato, mentre gli altri tre indicatori saranno comunicati in stabilimento entro il 30 aprile.
La situazione generale si caratterizza per la debolezza del mercato dell’auto e per il suo spostamento verso veicoli ibridi. Il varo dei dazi da parte statunitense ha impatti limitati su Marelli Italia, ma l’effetto cambia se si considera la dimensione globale del gruppo e ancor di più potrebbe cambiare per gli effetti complessivi sul settore. Nonostante questo difficile contesto e la contrazione del fatturato, l’opera di risanamento di Marelli prosegue a livello globale, però restano in sofferenza proprio Marelli Europa e quindi Italia.
La situazione degli stabilimenti italiani è non conforme, alcune realtà sono in forte sofferenza, innanzitutto Melfi e Sulmona, per cui chiediamo una attenzione specifica e un piano di rilancio. Chiediamo uno sforzo particolare alla direzione aziendale ma anche responsabilità sociale da parte di Stellantis e sostegno da parte delle istituzioni che devono mantenere le promesse di supportare gli investimenti nel settore automotive, a iniziare dallo stabilimento di Bari.