Nell’incontro di oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la direzione di Marelli ci ha aggiornati sulla situazione societaria e industriale. Innanzitutto è stato spiegato che entro il 4 maggio 2026 la Corte americana dovrà vagliare il piano; in caso di parere positivo da parte della Corte, l’uscita dal Chapter 11 avverrà entro il 13 giugno.
Si è oggi presentata anche una delegazione del Fondo Fortress e di Svp, membri del Consorzio di creditori che diverrà proprietario di Marelli.
A rendere la situazione più complessa c’è la grande variabilità degli ordinativi da parte dei clienti. Ciò nonostante, l’indicatore di redditività Ebitda resta positivo. Ci si aspetta inoltre di concludere l’anno con due miliardi di commesse aggiuntive. Sono in corso inoltre importanti interlocuzioni con Stellantis su possibili assegnazioni in molti stabilimenti.
Come sindacato ribadiamo la richiesta a Marelli di portare avanti un confronto trasparente e improntato a responsabilità sociale, con particolare riguardo alla necessità di nuove assegnazioni produttive in favore degli stabilimenti che versano in maggiore difficoltà.
Abbiamo ribadito a Marelli e al Governo – che ha il dovere di difendere il lavoro in Italia nella discussione che sarà fatta negli Usa – la nostra ferma e imprescindibile richiesta che nel nuovo piano industriale che sarà presentato negli Stati Uniti siano salvaguardati i livelli occupazionali e tutti i siti produttivi italiani. In caso contrario saremo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie.
Al Governo e alle Regioni interessate rimarchiamo infine l’esigenza non solo di offrire il massimo sostegno possibile a Marelli, con tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente ma anche di interloquire con Stellantis sul tavolo automotive per favorire la felice conclusione delle trattative in atto sulle future commesse.
Il prossimo incontro in sede ministeriale è previsto a inizio 2026 a fronte della presentazione del piano industriale, fermo restando la necessità di svolgere nel frattempo le normali interlocuzioni sindacali anche a livello di sito.