L’incontro tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Direzione di Marelli, e le Organizzazioni Sindacali ha portato alla luce due proposte concrete per il futuro dello stabilimento Marelli di Crevalcore, che sono Tecnomeccanica e Niche Fusina.
Tecnomeccanica ha proposto un investimento di 22 milioni di euro fino al 2027, con l’obiettivo di assorbire 152 lavoratori nello stabilimento. Il piano di Tecnomeccanica comprende la produzione di pressofusi e lo stampaggio di componenti in plastica, indicando un forte interesse nel mantenere e potenzialmente espandere le capacità produttive attuali del sito.
Niche Fusina, dall’altra parte, propone un diverso tipo di trasformazione per lo stabilimento. Con un investimento di circa 15 milioni di euro, l’idea è di convertire il sito di Crevalcore in una fonderia di alluminio fino al 2028, con piani per introdurre ulteriori produzioni in futuro. Questo approccio segna un cambio significativo nella natura produttiva dello stabilimento, assorbendo circa 130 persone ma con una previsione di diminuzione dei posti di lavoro in futuro, suggerendo una possibile ottimizzazione o automazione dei processi.
Il 12 marzo rappresenta una data chiave in questo processo poiché Marelli annuncerà ufficialmente il nuovo imprenditore. Seguiranno trattative per un accordo sindacale, con l’obiettivo di garantire il trasferimento di ramo d’azienda mantenendo le attuali condizioni normative ed economiche per i lavoratori coinvolti.
Questi sviluppi riflettono la continua evoluzione del settore industriale italiano, con un occhio attento alla salvaguardia dei posti di lavoro e all’innovazione produttiva. La decisione finale avrà un impatto significativo non solo sul futuro dello stabilimento di Crevalcore ma anche sulla comunità locale e sul settore manifatturiero in generale.