Nel pomeriggio odierno, presso la sede di Confindustria Roma, si è tenuto un incontro approfondito tra le Organizzazioni sindacali e i rappresentanti di Marelli riguardante il piano di reindustrializzazione dello stabilimento di Crevalcore. Durante la riunione sono stati discussi diversi aspetti chiave del progetto.

Le misure discusse includono:

  1. Ruolo di Invitalia: l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Invitalia, è stata identificata come un attore chiave per il sostegno del progetto industriale a Crevalcore. La fiducia nel suo pieno sostegno è cruciale per il successo dell’iniziativa.
  2. Strategia di fornitura per Marelli: Crevalcore potrebbe diventare un fornitore strategico per Marelli, evidenziando l’importanza di integrare le operazioni locali nelle catene di fornitura globali.
  3. Trattamento dei lavoratori: il nuovo investitore si è impegnato a mantenere la retribuzione annuale lorda (Ral) esistente per i lavoratori. Questo punto è fondamentale per garantire la stabilità economica dei dipendenti durante la transizione.
  4. Organizzazione del lavoro: sarà necessario un dialogo con le Organizzazioni sindacali locali per discutere il futuro assetto dei turni e l’organizzazione del lavoro, sottolineando l’importanza della negoziazione collettiva nel processo di reindustrializzazione.
  5. Piano sociale: per supportare la transizione dei 222 dipendenti di Crevalcore, Marelli ha proposto diverse misure, tra cui:
    • trasferimenti: disponibilità a trasferire fino a 78 lavoratori in altri siti, con incentivazioni economiche o benefit aziendali per facilitare il trasferimento.
    • isopensione: offerta di un programma di pensionamento anticipato di 7 anni per almeno 10 dipendenti.
    • uscite volontarie: incentivi per le uscite volontarie, variabili in base all’età del lavoratore, con aggiunta di supporto per il ricollocamento attivo.

Queste misure dimostrano un impegno verso la mitigazione degli impatti sociali della ristrutturazione su i lavoratori. Come Organizzazioni sindacali ci siamo riservati di presentare controproposte per assicurare soluzioni adeguate a tutti i lavoratori, evidenziando un processo di negoziazione che continua a evolversi. L’obiettivo di raggiungere un pre-accordo entro fine marzo e un accordo complessivo in sede istituzionale entro metà aprile.