Nella sessione di trattativa tenutasi con Marelli, ieri e oggi a Roma, per il passaggio dal Ccsl al Ccnl, è stato definito il tema delle relazioni sindacali relativamente a commissioni, monte ore e sistema di partecipazione per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti collettivi.

Inoltre è iniziata la discussione sulla materia dell’orario di lavoro, su cui Marelli ha presentato un testo in gran parte coincidente con la disciplina attualmente vigente ma per altri versi ricettivo di alcune nostre richieste.
Sul lavoro agile Marelli propone invece alcune modifiche, quali l’elevazione della percentuale di presenza minima in ufficio al 40% salvo per specifiche categorie di lavoratori, nonché il riconoscimento di un credito welfare una tantum di 200 euro.

Come sindacato abbiamo recepito positivamente le aperture aziendali alle nostre richieste ed espresso perplessità ad alcune modifiche ma ci siamo riservati di formulare una risposta definitiva e complessiva sui temi sia dell’orario di lavoro sia del lavoro agile.

Infine sulla comunicazione del 14 febbraio, la Direzione aziendale ha confermato che sussiste la necessità di tagliare i costi fissi e di semplificare i processi, ma ci ha aggiunto che ancora non si ha una valutazione per singolo paese. Pur essendo già chiara la necessità di ridurre il personale indiretto alla produzione – in prevalenza dirigenti e impiegati – da parte aziendale non vi è in linea di principio l’intenzione di procedere con strumenti di licenziamento coatto.

Il prossimo incontro, previsto per i giorni 20, 21 e 22 marzo, sarà dedicato alla delicata questione degli esuberi e del piano di investimenti nonché alla definizione al futuro premio di risultato, che dobbiamo provare a definire quanto prima per preservare il beneficio della così detta detassazione.