I segretari provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf-R, insieme a una delegazione di rappresentanti sindacali, hanno incontrato, presso il palazzo della Regione Piemonte, l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino in merito alle possibili ripercussioni negative della cessione di Iveco Group al gruppo indiano Tata.
Nel corso dell’incontro, tutte le organizzazioni sindacali hanno ribadito il concetto che la vendita del settore veicoli commerciali di Iveco Group, pur non comportando nell’immediato una situazione problematica, genera grande preoccupazione per ciò che potrà essere il futuro dell’azienda in termini di volontà di investimenti e sviluppo del business in Europa, in particolare in Italia e sul territorio piemontese, con la nuova proprietà.
Considerata la particolare professionalità dei lavoratori torinesi coinvolti, è anche emerso il rischio di ridondanza dei lavoratori dei settori tecnici (ingegneria, ricerca e sviluppo), commerciali e after sales.
Inoltre paradossalmente genera preoccupazione il vincolo dell’impegno assunto dal gruppo Tata a mantenere intatto l’attuale assetto industriale per i successivi due anni. Un biennio, per i tempi di sviluppo industriale attuali, rappresentano un arco temporale brevissimo che – con il permanere di una situazione economica, finanziaria e politica internazionale molto complicata e di una grande incertezza provocata dalla transizione ecologica – può rappresentare un punto di rischio importante per i 7mila lavoratori dell’area torinese e per l’intero indotto a essi collegato.
Nel corso dell’incontro è anche stato richiesto alla Regione Piemonte di farsi parte attiva e di coordinarsi con le altre Regioni in cui sono presenti stabilimenti Iveco, in particolare Lombardia (Brescia e Suzzara) e Puglia (Foggia), per intercedere con il ministro affinché si possa proporre agli acquirenti un accordo trilaterale – Gruppo Tata, Governo, le tre Regioni interessate e le organizzazioni sindacali – per un impegno concreto su un progetto industriale serio e preciso.
L’assessore Chiarino si è impegnata a contattare il Ministero e ha già fissato una data per il prossimo incontro di feedback in merito.



















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