La convocazione per il 20 ottobre a Torino con l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, rappresenta un passaggio importante e atteso che, come AQCF-R insieme alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo sollecitato sin dal suo insediamento. Stellantis ha accettato la nostra richiesta di incontro e questa sarà quindi un’occasione fondamentale per esporre il punto di vista e le legittime richieste dei lavoratori italiani che rappresentiamo.

L’incontro dovrà servire a chiarire le prospettive del Piano Italia che ad oggi appare ancora incompleto e non pienamente rispondente alle necessità industriali e occupazionali del Paese. È infatti necessario avviare un confronto che assicuri occupazione, prospettive di sviluppo e investimenti concreti in tutti gli stabilimenti italiani.

In questo senso riteniamo indispensabile completare l’assegnazione di modelli ibridi a tutti i siti produttivi, a partire da Cassino che, secondo il vecchio piano industriale, ha in previsione soltanto vetture full electric, del tutto incapaci di saturare lo stabilimento.
Occorre poi garantire motori adeguati alle nuove vetture che saranno lanciate a Melfi e a Mirafiori, così da rilanciare anche la produzione di propulsori a Termoli e allo stesso tempo garantire una migliore penetrazione di mercato ai nuovi modelli.
Un chiarimento è atteso inoltre per Pomigliano, in merito ai tempi e alle modalità di avvio della piattaforma small, mentre per Atessa è fondamentale ottenere garanzie concrete sul futuro dei veicoli commerciali e per Modena serve un vero rilancio di Maserati.

Accanto a queste priorità legate agli stabilimenti produttivi, rimane centrale la valorizzazione delle strutture impiegatizie e di progettazione, patrimonio strategico che rappresenta il cuore della capacità industriale italiana nello sviluppo di nuovi modelli. Allo stesso modo, gli enti centrali che svolgono funzioni organizzative essenziali per l’intero gruppo devono essere salvaguardati e mantenuti nel nostro Paese.

Un ulteriore fronte di riflessione riguarda l’Europa. Non possiamo accettare che le nostre case automobilistiche continuino a essere penalizzate da multe incomprensibili e ingiuste, frutto di una normativa che non tiene conto delle reali condizioni industriali. Occorre una correzione drastica da parte dell’Unione Europea che deve abbandonare rigidità ideologiche e scegliere un approccio pragmatico, fondato sulla neutralità tecnologica e sui tempi effettivi dell’industria. La sostenibilità deve restare l’obiettivo ma non può diventare una condanna per chi lavora nelle fabbriche o per chi produce componenti. Perché la transizione sia davvero giusta deve unire la riduzione delle emissioni con la tutela del lavoro, la salvaguardia delle competenze e la competitività internazionale.

Per questo chiediamo alle istituzioni europee e nazionali di ascoltare la voce dei lavoratori e delle imprese che ogni giorno tengono in piedi questa filiera strategica. Solo così sarà possibile affrontare il cambiamento senza sacrificare occupazione, professionalità e futuro.
Come AQCF-R ci presenteremo al tavolo del 20 ottobre con spirito costruttivo e con la determinazione necessaria per ribadire che il rilancio di Stellantis in Italia passa dalla valorizzazione delle competenze e delle persone che ogni giorno rendono possibile la sua competitività.