Nell’incontro dell’11 ottobre presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza dei Ministri Giorgetti, Orlando e del Vice Ministro Pichetto Fratin si sono riuniti da una parte i vertici di Stellantis e dall’altra i Segretari nazionali delle Organizzazioni sindacali, tra cui AQCF-R.

L’Azienda ha confermato il completamento del piano industriale di Fca con i rispettivi lanci produttivi di Alfa Romeo Tonale nel plant di Pomigliano d’Arco, Maserati Grecale nel sito di Cassino e Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo a Torino.

Il dott. Mele, Deputy chief operating officer del mercato Enlargerd Europe di Stellantis ha precisato che la carenza dei semiconduttori determinatasi a seguito della pandemia sta influenzando negativamente i livelli produttivi dei siti e condizionerà il settore fino a tutto il primo semestre del prossimo anno.

Questa situazione di incertezza non influenzerà le scelte del futuro piano strategico previste dall’azienda finalizzate alla transizione ecologica,

Nello specifico i vertici aziendali hanno ufficializzato l’accorpamento del plant Maserati di Grugliasco con Mirafiori: le linee di assemblaggio e il reparto di verniciatura dello stabilimento AGAP di Grugliasco saranno spostate gradualmente a Mirafiori e infine il reparto di lastratura entro il 2024.

L’azienda ha anche dichiarato che non ci sarà nessun tipo d’impatto sui livelli occupazionali complessivi.

Questa sinergia, come riferito dal gruppo automobilistico, permetterà di creare un distretto di Manufacturing in cui si adotterà un unico e moderno processo di produzione per i diversi modelli del brand Maserati.

A Mirafiori sarà installata una nuova piattaforma interamente dedicata alla Maserati che, tra il 2022 e 2024, permetterà la realizzazione delle nuove generazioni dei modelli Maserati. Nel sito torinese si continuerà a produrre la 500Bev ed è anche previsto che la nuova generazione della Fiat 500 sarà prodotta a Torino.

È confermata a Torino la sede dell’intero “engineering” dedicato allo sviluppo dei modelli Maserati, Fiat, Jeep e Alfa Romeo su piattaforma small e Veicoli Commerciali.

Per quanto riguarda la situazione di Sevel, la direzione Stellantis ha chiarito che il passaggio da 18 a 15 turni è temporaneo. Non appena i semiconduttori saranno disponibili l’azienda ha confermato l’impegno a riprendere la precedente  capacità produttiva. 

Sul fronte della transizione energetica l’azienda ha poi evidenziato gli interventi per caratterizzare Torino come centro di eccellenza e di sviluppo dell’elettrico, a partire dal ”Battery Hub” e poi il grande impianto Vehicle-to-Grid e la Solar Power Production Units con i panelli solari.

L’incontro di oggi, in sede governativa, rappresenta un momento costruttivo tra le parti, che deve individuare un processo organico per la definizione e la la declinazione del piano industriale e delle missioni produttive in tutti siti italiani, e per l’acquisizione di prospettive occupazionali certe.

Il ruolo del Governo è fondamentale per accompagnare questa fase storica di transizione tecnologica all’interno di un settore vitale per l’economia del paese.

Tutto ciò va comuque integrato e coordinato in uno scenario complesso di cui si discuterà il 13 ottobre, sempre al Mise, al tavolo di settore sull’automotive che ha come missione quella di affrontare le questioni inerenti la sopravvivenza di molte imprese della componentistica e la competitività dell’intera filiera.

Nelle prossime settimane, presumibilmente il 25 ottobre, verrà attivato un confronto dettagliato sugli aspetti industriali e occupazionali relativi al polo produttivo di Torino.

Chiediamo che sia riaperto al più presto il tavolo di confronto al Mise sulla drammatica crisi dell’approvvigionamento dei semiconduttori e l’individuazione di nuovi strumenti di compensazione per la protezione dell’occupazione negli stabilimenti italiani.