Nell’incontro odierno convocato al Mimit dal ministro Urso con Stellantis, con la Regione Emilia-Romagna e con le Organizzazioni Sindacali, le produzioni e le prospettive industriali degli stabilimenti di Cento, di Modena, e del Centro di ingegneria Maserati, sono state al centro del dibattito.
Stellantis ha dato rassicurazioni sul mantenimento dell’ingegneria Maserati sul territorio, ha confermato la volontà di rilanciare ed elettrificare il marchio con il programma Folgore, e ha ribadito la volontà di creare il cosiddetto Atelier per la personalizzazione della produzione italiana di Maserati nel plant di Modena. Per quanto riguarda lo stabilimento di Cento, l’azienda ha confermato la ricerca di partnership industriali.
Auspichiamo che queste previsioni trovino attuazione concreta in piena collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con il Governo.
Durante l’incontro è stato accolto con favore l’impegno di Stellantis a proseguire nei prossimi anni con la produzione di motori a Termoli per auto ibride. Nonostante l’incontro fosse focalizzato sugli stabilimenti dell’Emilia-Romagna, Stellantis ha confermato che il plant molisano produrrà motori a benzina per la Panda e la futura Fiat 500 fino al 2026.
Come AQCF-R riteniamo che l’impegno odierno da parte dell’azienda a concretizzare il piano industriale di Stellantis, inerente gli stabilimenti in Emilia-Romagna, debba agire per garantire loro continuità e rilanciare il marchio Maserati che rappresenta un patrimonio industriale di indiscutibile valore per l’Italia.
Auspichiamo che gli impegni confermati oggi al Ministero trovino concreta espressione con l’assegnazione di un nuovo modello a Modena in aggiunta al MC20, con la tutela e lavalorizzazione del know how del Centro ricerca.
Sul plant di Cento chiediamo trasparenza sulla ricerca di partner industriali o sulla volontà di cessione a un player industriale specializzato in motori marini e industriali.
Il ministro Urso dunque – valutato che il piano industriale presentato da Stellantis è orientato al raggiungimento del milione di autoveicoli prodotti in Italia – ritiene possibile organizzare un incontro di sintesi finale, a cui partecipino tutti i portatori di interesse che hanno finora preso parte ai diversi tavoli Automotive. In linea di massima potrebbe tenersi entro luglio e presumibilmente a Palazzo Chigi, per siglare un accordo in cui tutte la Parti si impegnino al rilancio della produzione del settore, anche in previsione dei provvedimenti che dovrebbero essere adottati in breve per restituire competitività alla industria italiana dell’auto.