Si è tenuto oggi, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il tavolo presieduto dal ministro Adolfo Urso e convocato per un confronto sulle politiche industriali del comparto metalmeccanico con i Segretari generali delle organizzazioni sindacali di settore, in particolare siderurgico, automotive ed elettrodomestici.
“Come AQCF-R riteniamo l’incontro odierno un positivo punto di partenza sotto vari aspetti – ha commentato il Segretario Generale Giovani Serra. Si sono dimostrate le necessità comuni di affrontare i temi reali del comparto metalmeccanico, di avviare una politica industriale italiana – a fronte del serio rischio di un ridimensionamento, fino alla marginalizzazione, del nostro paese – e di avviare un confronto stabile con i rappresentanti dei lavoratori per gestire la trasformazione ecologica e digitale.
L’incontro odierno è stato anche propedeutico alla convocazione di uno specifico tavolo automotive Stellantis annunciato per il 14 febbraio – prosegue Serra. Convinti della centralità e dell’urgenza di una forte politica industriale per vincere la sfida della transizione ecologica, noi siamo pronti a collaborare con il Mimit, nell’ottica partecipativa che da sempre contraddistingue AQCF-R, per supportare lo sviluppo delle attività produttive e il mantenimento dei livelli occupazionali.
Il Mimit dovrà avere un ruolo determinante e trainante per governare la de-industrializzazione che sta subendo l’Italia, per gestire il cambiamento epocale che il mondo imprenditoriale e del lavoro sta vivendo e, nello specifico settore dell’automotive, per non perdere la capacità progettuale e di innovazione, strategiche nel passaggio dall’endotermico all’elettrico. Se la ricerca e lo sviluppo si fermano, aumenta esponenzialmente il rischio di marginalizzazione del sistema paese, si perdono aziende e tessuto imprenditoriale, e si perde il lavoro.
Nel momento in cui i vari paesi europei si stanno muovendo in ordine sparso e con iniziative autonome – prosegue Serra – condividiamo la convinzione del ministro Urso che saranno decisivi i passi che verranno compiuti in ambito comunitario per sostenere le imprese europee e garantire la competitività a livello globale, con la creazione ad esempio di un fondo sovrano sul modello Sure: reperire risorse da investire in progetti nuovi e strategicamente importanti, potrà avviare un effetto moltiplicatore sull’economia e stimolare altri investimenti privati.
Condividendo l’impostazione programmatica del ministero, auspichiamo che inizi un percorso reale, concreto, operativo, capace di rispondere ai grandi mutamenti in atto che stanno ridisegnando i confini della competizione globale e siamo pronti a supportare l’azione del governo con il nostro contributo, a tutela del patrimonio produttivo italiano e dell’occupazione, e a rendere sostenibili le scelte necessarie ad affrontare e attuare la transizione ecologica”.