Venerdì 8 settembre, presso il Building 6 di Mirafiori, è stato inaugurato il Battery Technology Center, alla presenza delle istituzioni locali, dei vertici aziendali e delle organizzazioni sindacali.
L’area di testing insiste su una superficie di 8 mila metri quadrati e rappresenta un passaggio significativo, da parte del Gruppo Stellantis, nel percorso di ricerca e sviluppo nel settore della trazione elettrica.
Il Centro – che rappresenta per l’Italia il polo di ricerca e sviluppo del Gruppo focalizzato sulla powertrain elettrica – farà parte di una rete globale per lo sviluppo e la produzione delle batterie articolato in sei gigafactory e riunisce in un unico luogo gli strumenti e le persone di talento necessari per sviluppare, testare, validare e realizzare batterie per i nuovi modelli Stellantis.

La prima applicazione in testing sarà quella delle batterie destinate alla piattaforma Stellantis (Stla) Medium che sarà installata, per l’Italia, nello stabilimento di Melfi per la produzione di quattro modelli full electric.
Con un investimento di 40 miioni e un’occupazione a regime di circa 100 persone, si tratta del primo centro Stellantis di questo tipo. Un altro ne sarà realizzato a Windsor, in Canada, cittadina che si affaccia sul fiume Detroit al confine con gli Usa.

“Come AQCF-R accogliamo con favore questo insediamento che, assieme a quello per l’hub del riciclo che dovrebbe essere avviato in novembre, dimostra come il Gruppo Stellantis intenda mantenere e rinforzare la sua presenza in Italia e investire sul territorio per lo sviluppo della mobilità sostenibile, per la realizzazione del piano Dare Forward 2030” ha dichiarato il Segretario Generale dell’Associazione Giovanni Serra.

Il Responsabile Territoriale AQCF-R Fabrizio Amante ha commentato: “Auspichiamo che questo polo strategico appena inaugurato possa fare da traino sul territorio e portare nuova occupazione e qualificata. Sicuramente si tratta di un segnale positivo per Torino, un passo avanti per rilanciare l’occupazione nel sito di Mirafiori e in particolare nel Plant, dove auspichiamo che ci sia la possibilità di avviare ulteriori iniziative a supporto dell’occupazione, come ad esempio un nuovo modello di auto da produrre in numeri consistenti e tali da garantire un futuro produttivo al Piemonte, e quindi nuove assunzioni e nuova occupazione. È fondamentale che a questi sviluppi si accompagnino anche tutele per i lavoratori e una produzione effettiva”.

È necessario che aziende e istituzioni non si fermino alle dichiarazioni ma dimostrino un impegno concreto nella produzione e nello sviluppo di veicoli in Italia: in linea con la trattativa in corso al Ministero dell’Impresa e del Made in Italy per giungere alla sottoscrizione di un patto per l’auto in Italia e all’incremento dell’occupazione, l’auspicio è che su Mirafiori possano convergere altri investimenti in grado di portare più produzione di auto e più occupazione.
La transizione energetica è una grande opportunità ma deve puntare a una sostenibilità non solo ambientale, anche economica e sociale, senza depauperare la leadership e quel solido patrimonio tecnico e umano accumulato in un centinaio di anni di attività di progettazione, validazione e costruzione di autoveicoli.