Il 12 dicembre i Segretari delle organizzazioni sindacali di FIM-CISL, UILM, FIOM-CGIL, FISMIC, UGL Metalmeccanici e AQCF-R hanno incontrato a Torino il responsabile per l’Europa di Stellantis, Jean Philippe Imparato.
Gli ultimi anni sono stati segnati da innumerevoli sacrifici per tutti i dipendenti: sacrifici che hanno permesso di mantenere viva la nostra realtà industriale nonostante le difficoltà incontrate.
L’industria automobilistica italiana, europea e quella dei fornitori stanno affrontando pressioni senza precedenti derivanti da sfide sia esterne che interne.
Per AQCF-R è fondamentale difendere il patrimonio industriale e il capitale umano, che da più di un secolo hanno connotato la nostra storia e la nostra cultura. Le nostre persone, le auto, le hanno fatte e le sanno fare.
In questo contesto, le dichiarazioni del Responsabile dell’Europa di Stellantis Jean Philippe Imparato ci danno segnali di cambiamento – come lo spostamento della sede operativa europea a Torino, la promessa di portare la nuova 500 a Mirafiori e la valorizzazione del centro di progettazione – e sono accolti con speranza. Tuttavia, è cruciale che questi cambiamenti tattici non siano in dissonanza con la perdita di giovani talenti e professionalità difficilmente replicabili nel breve periodo.
Da parte nostra chiediamo che, oltre alle dichiarazioni di intenti per Torino, ogni sito produttivo italiano e i centri di ricerca e di sviluppo di nuovi modelli abbiano una missione chiara, attraverso investimenti per la realizzazione di nuovi modelli e un reale ricambio generazionale per il conseguente rilancio dell’occupazione.
Tutto ciò deve trasformarsi in fatti che portino in sede governativa, già a partire dall’incontro del 17 dicembre la fine degli annunci e delle risposte concrete, per il presente e per il futuro di migliaia di lavoratrici e di lavoratori.
Dall’incontro ministeriale del 17 dicembre ci aspettiamo, quindi, un’inversione di marcia da parte di Stellantis, su quei fronti che sino ad oggi si sono mostrati critici per il futuro dell’azienda e la sorte di migliaia di lavoratori. Auspichiamo un impegno concreto da parte di Stellantis che possa tutelare il futuro industriale e occupazionale di tutte le realtà produttive e progettuali del settore automobilistico in Italia.
Inoltre, chiediamo all’Unione Europea di definire una strategia straordinaria globale per aiutare il settore automotive ad affrontare le varie sfide, di rivedere il quadro normativo applicabile in ciascun Paese e di ristabilire la neutralità tecnologica come principio guida fondamentale, tenendo conto delle realtà del settore e delle diverse aree regionali che compongono l’Europa stessa.