Si sono tenuti oggi gli incontri relativi alle varie Unità produttive, tra l’Azienda e le Organizzazioni Sindacali firmatarie del Ccsl, per la definizione del premio annuo di efficienza di stabilimento, sulla base dei risultati conseguiti nel corso del 2022, in tema di recuperi di efficienza e di implementazione del Wcm.

Nonostante il prolungamento della fase pandemica, la crisi di disponibilità dei semiconduttori e la carenza di materie prime e il relativo aumento dei prezzi, i risultati sono stati confortanti, confermando pressoché ovunque gli stessi moltiplicatori del 2022, che grazie agli aumenti sui minimi contrattuali, implicano importi in busta paga leggermente superiori allo scorso anno.

Siamo soddisfatti di questa erogazione che i lavoratori di Stellantis percepiranno assieme alla retribuzione di febbraio, frutto della attività di contrattazione sindacale avvenuta prima della fusione tra Fca e Psa, e del contributo dato dai lavoratori. Il criterio di maturazione del premio è su base mensile e le frazioni di mese lavorate pari ad almeno la metà delle giornate lavorative fanno maturare i ratei mensili per intero.

La clausola di salvaguardia ai fini della maturazione del premio, per chi avesse perso moltissime giornate lavorative, valorizza i periodi di lavoro inferiori a 15 giorni che cumulativamente nell’anno raggiungano il trimestre.
Il premio sarà pagato con il cedolino di febbraio 2023 e gli importi si calcolano sulle retribuzioni di riferimento per le tre Aree Professionali tenendo conto anche dell’aumento del Ccsl di gennaio 2022:

Prima area
Professionale
Seconda area
Professionale
Terza area
Professionale
22.189,83 Euro23.813,53 Euro29225,69 Euro

L’importo del premio, a meno del contributo previdenziale Inps, beneficerà della nuova tassazione agevolata del 5% inserita nella legge di bilancio 2023 in vigore dal primo gennaio 2023, nei limiti previsti dalla legge. Per chi invece ha già scelto di destinare l’intera cifra o parte di essa al Conto Welfare, l’importo beneficerà di un ulteriore contributo del 10% da parte dell’azienda.

Infine, nei primi giorni di marzo sono stati calendarizzati i prossimi incontri di trattativa con l’Azienda – in atto da cinque mesi – per il rinnovo del Ccsl che è scaduto il 31 dicembre scorso, in cui si discuteranno elementi normativi, salariali e il sistema premiante. A questo proposito auspichiamo che nel rinnovo in corso si possa avviare un allineamento salariale e un processo di armonizzazione degli indicatori di profit sharing tra i vari paesi in cui il Gruppo è presente, per stabilire un sistema premiante equivalente fra i medesimi ruoli professionali.

Considerato lo scenario economico globale e nazionale, caratterizzato da con un’importante impennata inflazionistica, si tratta di un rinnovo cruciale e, a nostro avviso tempestivo, che mira a recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni.