Si è riunito a Torino, il 9 e 10 luglio, il CAE di FCA (Comitato Aziendale Europeo) presso la Sala Berlino del centro congressi del Lingotto, a cui AQCF-R ha partecipato assieme ai rappresentanti dei lavoratori dei principali stabilimenti in Europa, in cui il Gruppo è presente. Per l’Italia erano presenti i delegati delle principali componenti sindacali rappresentate in Azienda.
Per FCA hanno partecipato all’incontro il responsabile delle Relazioni Industriali, i responsabili delle principali funzioni aziendali e il responsabile dell’area Emea.
Nel corso delle due giornate, con i massimi esponenti aziendali, si è discusso della situazione economica e finanziaria del Gruppo e dei settori, trend della produzione e delle vendite dei principali settori e andamento occupazionale.
La Direzione Aziendale ha confermato l’andamento positivo del trend economico- finanziario ed è stato confermato il piano industriale 2018-2022, illustrato il primo giugno a Balocco dall’amministratore delegato di FCA Sergio Marchionne.
Dal punto di vista occupazionale il quadro presentato non evidenzia significative variazioni, rimanendo pressoché stabile. Per quanto riguarda l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, nel settore auto, FCA è passata da circa 23 milioni di ore nell’anno 2014 a circa 3 milioni di ore nei primi sei mesi del 2018.
È stata confermata l’assegnazione di 11 nuovi modelli nell’area EMEA, di cui nove assegnati ai plant italiani: questo potrà permettere in alcuni stabilimenti la compatibilità con le tempistiche degli ammortizzatori sociali. Inoltre è stata ribadita la volontà di una forte accelerazione verso l’elettrificazione totale della gamma, graduale abbandono del mercato diesel entro il 2021 (esclusi i veicoli commerciali), per puntare sui veicoli dei marchi premium, sui veicoli green, ibridi ed elettrici, riducendo in modo progressivo la vendita di prodotti di massa a bassa marginalità.
Per gli stabilimenti maggiormente legati alla produzione di motorizzazioni diesel, saranno individuate soluzioni e alternative di prospettiva.
Per Magneti Marelli, sono state confermate le assicurazioni di impatti non negativi sullo spin-off di inizio 2019. Per quanto riguarda l’occupazione, entro il 2018, si azzererà l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.