È stato siglato oggi, presso il Ministero del Lavoro, il contratto di solidarietà per la Carrozzeria di Mirafiori per l’anno 2019; inoltre abbiamo chiesto e ottenuto di aprire una procedura di esodi volontari incentivati prevalentemente finalizzati alla pensione per i lavoratori di tutto il comprensorio torinese.

La riapertura della solidarietà a Mirafiori fornirà la copertura necessaria ai lavoratori in attesa dell’atteso lancio della 500 elettrica ed è stata resa possibile dalla recente normativa in tema di ammortizzatori sociali che consente di superare i limiti di durata originariamente previsti dal Jobs Act.

Oggi in Carrozzeria Mirafiori lavorano 2400 addetti, ma dal vicino sito di Grugliasco vi verranno trasferiti entro il 1 gennaio 350 lavoratori e entro il 1 febbraio altri 450, così da alleggerire la situazione anche in quest’ultimo stabilimento dove si fa tuttora ricorso alla cassa integrazione straordinaria. La formazione dedicata alla nuova realtà produttiva di assemblaggio di powertrain elettrica attraverso uno specifico centro di formazione (Bev Traning Center) sarà un’opportunità per tutti i lavoratori applicati al plant di Mirafiori per migliorare la propria professionalità e restare aggiornati alle nuove necessità richieste dalla tecnologia elettrica. L’applicazione del Contratto di Solidarietà in luogo della Cigs permetterà a tutti i dipendenti del plant di lavorare in rotazione con minimi garantiti e con l’opportunità di un minore impatto degli ammortizzatori sociali sul reddito.

Inoltre è stato chiesto di aprire in tutto il comprensorio torinese una procedura incentivata di esodi volontari finalizzata a consentire un aggancio con la pensione: gli incentivi concordati, a seconda del livello di reddito, per chi permarrà 24 mesi in naspi, ammonteranno a 21.000, 24.750, 28.500 e 38.000 euro. La revisione delle tabelle di incentivo e il loro adattamento alla realtà retribuiva dell’area specifica è una opportunità che permetterà di percepire incentivi di importo maggiore rispetto al passato.