Anche alla luce dell’imminente scadenza del Contratto di solidarietà, si è tenuto ieri l’incontro tra FCA Melfi, le Organizzazioni sindacali firmatarie e l’Esecutivo di stabilimento per discutere inoltre della situazione complessiva aziendale e del cronoprogramma sugli investimenti inerenti il nuovo piano industriale per lo stabilimento di Melfi.
Il piano di investimenti su Melfi prevede la messa in produzione del modello Jeep Renegade Ibrido (Phev) e ad oggi ci troviamo non solo nella fase di verifica di processo ma entro maggio 2019 verranno completati i lavori di adeguamento della linea ex Punto.
La realizzazione delle pre-serie partirà nell’autunno 2019 e la salita produttiva è prevista a partire dal primo trimestre del 2020.
La realizzazione del nuovo modello ibrido, come già anticipato, necessiterà di un vasto programma formativo per tutti i lavoratori dello stabilimento secondo uno standard innovativo attuato per la prima volta nel gruppo FCA.
Dunque lo stabilimento di FCA Melfi rappresenta e rappresenterà un punto nevralgico all’interno di una visione più globale per la produzione di automobili, vista l’assegnazione della Compass e delle nuove tecnologie.
Ma allo stesso tempo, oggi, emergono nuove incertezze legate ai provvedimenti internazionali e soprattutto al decreto, emesso dal Governo, che introduce l’Ecotassa che potrebbe determinare uno scenario critico sia in termini produttivi che di completamento dell’intero piano industriale pertanto è necessari che tale provvedimento possa essere modificato affinché si possano tutelare al meglio gli stabilimenti italiani di FCA.
In questa fase di transizione, al fine del mantenimento dei livelli occupazionali esistenti, bisogna misurarsi ancora con il contratto di solidarietà che comporta disagi economici e organizzativi, un passaggio necessario per preparare il terreno a un futuro di piena occupazione e di rilancio dello stabilimento di FCA Melfi e del suo indotto.
Per i 7200 lavoratori di Melfi è stato prorogato il Contratto di Solidarietà, in scadenza il 31 gennaio 2019, fino al 31 dicembre 2019 confermando la percentuale media del 48%. Le Organizzazioni Sindacali, pur giudicando positivo quanto illustrato nell’incontro con l’Azienda, metteranno in campo tutte le azioni necessarie affinché il Governo possa ritirare tale provvedimento per dare completezza al Piano industriale e garantire i livelli occupazionali dello stabilimento di Melfi.